by Redazione | 9 Febbraio 2025 12:54
Si apre il sipario su Rho. Et voilà Bit 2025[1], la sempre leggendaria Borsa Internazionale del Turismo, distribuita tra i padiglioni 9 e 11 di Fiera Milano.
A tagliare il nastro, questa mattina, il ministro Daniela Santanchè, affiancata tra gli altri da Alessia Capello, assessore allo Sviluppo economico e Politiche del lavoro del Comune di Milano, e da Martina Riva, assessore comunale al Turismo e alle Politiche giovanili; dal governatore lombardo Attilio Fontana e dal suo assessore al Turismo Barbara Mazzali; e dalla presidente di Enit, Alessandra Priante.
Un momento istituzionale, a cui segue l’inaugurazione dei vari stand, mentre si allunga all’ingresso la fila che porta in fiera circa 1.000 espositori da 62 Paesi e decine di migliaia di visitatori. La Borsa, storicamente rivolta sia al trade che al consumer, riserva la giornata di domenica al pubblico, mentre lunedì e martedì sarà puro networking B2B.
E non solo. Quest’anno Bit conduce anche una sorta di “operazione lavoro”, tema scottante per la recente carenza di addetti al travel. Il format è Bit4Job (Padiglione 11, stand V01 – V41), area nata dalla collaborazione con l’agenzia Lavoro Turismo, che sta molta a cuore all’exhibition director Paolo Pizzocaro[2] e che sarà inaugurata martedì dal presidente di Astoi, Pier Ezhaya[3], in una certa misura partner del progetto.
Ma torniamo all’inaugurazione: madrina Santanchè, si diceva. In barba a chi incautamente la considerava già spacciata per il caso Visibilia[4]. «Bit è molto più di una fiera: è un appuntamento imprescindibile, una vetrina d’eccellenza per il comparto turistico, ma anche un vero e proprio laboratorio di idee e strategie», dichiara la ministra, tornando poi su uno dei temi a lei più cari: il dialogo con i player del settore: «L’ascolto attento delle esigenze e delle proposte degli operatori si rivela una chiave fondamentale per il successo del comparto», afferma
Poi aggiunge: «Proprio grazie a questo approccio collaborativo, siamo riusciti a portare avanti provvedimenti epocali come la riforma degli affitti brevi[5] e quella relativa alle guide turistiche[6], attesa da oltre dieci anni[7] e che ad oggi conta oltre 6.000 domande di partecipazione all’esame».
Da Santanchè anche una promessa per il futuro: «Stiamo continuando a lavorare per accrescere la qualità dei servizi e diventare più competitivi nel mercato globale. E i risultati già si vedono: il 2024 prosegue sulla scia del record storico del 2023[8], e potrebbe addirittura fare di meglio, con una stima del +2% sulle presenze. Cresce anche l’appeal del brand Italia sui turisti stranieri: nel terzo trimestre dell’anno, l’inbound è aumentato del +7,7%, toccando l’apice nel mese di luglio, con 40 milioni di presenze».
Buone notizie anche sul fronte dei mesi di spalla: «Gli oltre 17,5 milioni di presenze a novembre, pari a un +11,66% sullo stesso periodo del 2023, ci dicono che le politiche di destagionalizzazione[9] stanno dando i loro frutti. Occorre andare avanti su questa strada per rendere strutturali e sistemici questi risultati. Ricordandoci sempre che il turismo è un settore prioritario per lo sviluppo economico e il benessere dell’Italia».
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