by Fabrizio Condò | 11 Ottobre 2023 14:35
«Le Cassandre aspettino fine anno, il turismo italiano gode di ottima salute». Daniela Santanchè lancia il guanto di sfida gli scettici e guarda il bicchiere mezzo pieno di fronte ai risultati della prima parte del 2023 nella giornata inaugurale di Ttg Travel Experience a Rimini, appuntamento autunnale di un settore che, assicura il ministro del Turismo, non esce affatto ridimensionato da un’estate partita tra squilli di tromba, ma che poi ha subito una flessione, amplificata anche dai fenomeni naturali che hanno flagellato il nostro Paese.
«Destagionalizzare, sfruttare i Grandi Eventi, migliorare nel turismo lento», eccole le tre le direttrici sulle quali costruire il futuro del turismo di casa nostra – sottolinea Santanchè, camicetta bianca e calzoni neri, che come da prassi ha tagliato il nastro allo stand Enit in compagnia del ceo, Ivana Jelinic – Dobbiamo organizzare e gestire il turismo, non subirlo, ma partiamo da una base solida. In ogni caso, come rivela l’Istat, i primi sette mesi dell’anno sono stati da record, con un lusinghiero +4,4 rispetto allo stesso periodo del 2022[1], poi il calo che non ci ha permesso di superare il 2019. L’alluvione in Emilia Romagna[2], gli incendi in Sicilia, Sardegna e Puglia[3], così come l’inflazione e il caro trasporti sono stati una zavorra non indifferente. Peccato per agosto, ma luglio è stato ottimo, settembre anche superiore anche a quello del 2019 e, grazie all’autunno “caldo”, ottobre promette bene. Ritrovato un flusso significativo di turisti stranieri, gli americani in particolare».
Interrotta sul più bello, insomma, la risalita va completata e i Grandi Eventi possono diventare la locomotiva per riportare definitivamente il turismo italiano in paradiso: «Ne sono convinta – osserva la titolare del Mitur – anche se non dobbiamo dimenticare che il turismo rappresenta il 13% del Pil. Però abbiamo visto, ad esempio, l’importanza della Ryder Cup di golf a Roma[4] e quali numeri abbia prodotto. Inoltre, a breve, potremo raccogliere i frutti delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina del 2026».
Finalmente, ricorda ancora Santanchè, «abbiamo cominciato ad avere una visione industriale del turismo, grazie al Piano strategico[5], ma anche ad alcuni paletti che abbiamo fissato, come la riforma delle guide turistiche[6]. C’è poi il Fondo di 25 milioni per il turismo sostenibile, perché senza sostenibilità non possiamo pensare al futuro del settore. Infine, dobbiamo battere sul tasto della destagionalizzazione, che può riguardare soprattutto gli stranieri, ricercare quel turismo di alta gamma che per noi è fondamentale e migliorare nel turismo lento».
Già, ma la Venere di “Open to meraviglia”[7], che da noi naviga in una tempesta di polemiche e ironie? «Venere è Venere, peraltro apprezzata soprattutto all’estero. E nel mondo rappresenta il meglio dell’Italia».
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