Prove tecniche di “connessione” tra il neo ministro del Turismo Daniela Santanchè e i rappresentanti della filiera: ieri è andata in scena il primo vero confronto con l’agenda delle emergenze degli albergatori che vede in cima caro bollette, pressione fiscale asfissiante e carenza di personale. Istanze urgentissime che la giunta di Federalberghi ha sottoposto all’attenzione di Santanchè, che ha preso parte a un tavolo tecnico, prima uscita ufficiale in una assise di settore.
Dopo essere stata ricevuta dal presidente della federazione, Bernabò Bocca, il ministro ha portato un saluto incoraggiante alla categoria ricordando che, negli ultimi due anni, è una di quelle che sta pagando tra i prezzi più alti riguardo alle conseguenze dovute alla pandemia, al conflitto in Ucraina e al rialzo vertiginoso dei costi energetici. E rivolgendosi proprio ai rappresentanti di Federalberghi ha detto: «Sono presente oggi nell’associazione che racchiude al suo interno l’85% della categoria. Io ho una grande ambizione – ha sottolineato- che tutte le parole che ho sentito sin da piccola riguardo il turismo diventino realtà: un settore che rappresenta il petrolio dell’Italia? Petrolio deve diventarlo davvero. Considerata da sempre la prima azienda del Paese, deve necessariamente recepire davvero investimenti importanti».
«Quello del turismo è settore produttivo rigenerativo – ha aggiunto il ministro – Dobbiamo essere fieri e capaci di difendere il nostro brand in tutto il mondo con la consapevolezza di essere i più forti. Il made in Italy oggi ci dà un vantaggio incredibile: da una nostra ricerca è emerso che le persone sono disposte a spendere un 20-25% in più per questo. Siamo un ministero virtuoso. Gli obiettivi sono stati centrati dal ministro che mi ha preceduto. Oggi siamo in grado di poter chiedere di più e il mio impegno sarà proprio quello di riuscire ad ottenere più fondi possibili per il comparto».
Dal canto suo Bocca ha sottolineato: «Siamo grati al ministro per aver fatto proprio da noi il suo primo incontro ufficiale con le associazioni di categoria. Tra le mille criticità che abbiamo vissuto ultimamente e che stiamo ancora vivendo a tutti gli effetti, c’è da sottolineare che la presenza delle istituzioni dà grande forza a un comparto come il nostro che lavora per l’Italia. E questa è un’occasione importante per far presente al ministro Santanchè le nostre istanze».
«L’emergenza per noi oggi – ha proseguito Bocca – si chiama caro bollette: un fatto che riguarda tutti, ma in particolare le imprese del ricettivo che sono basate su strutture energivore. Inoltre, si fa sempre più sentire la necessità di incentivi per la riqualificazione, di contrasto all’abusivismo. E ancora, dobbiamo far presente l’esigenza di una riduzione della pressione fiscale. Per non parlare del grosso problema della carenza del personale. Le questioni di maggior emergenza sono sotto gli occhi di tutti, ma parlarne assieme, in un contesto di totale collaborazione ed ascolto non può che premiare l’obiettivo comune caro alla categoria, quanto al ministro del Turismo: superare gli ostacoli intervenendo con azioni mirate, per arrivare pronti o sufficientemente in forze ed essere in più possibile competitivi a livello internazionale», ha concluso il presidente di Federalberghi.