Santanchè sposa la battaglia anti overtourism

Santanchè sposa la battaglia anti overtourism
05 Giugno 13:36 2024 Stampa questo articolo

La ricetta contro l’overtourism? Seguire il mantra di Daniela Santanchè: «Decentrare e destagionalizzare l’offerta». Gli imprenditori immobiliari incontrano il ministro del Turismo a Firenze e Lorenzo Fagnoni, presidente Property Managers Italia, indica le due strade da seguire per “liberare” le città dal sovraffollamento selvaggio: «Diminuire la tassa di soggiorno in periodi di bassa stagione e puntare su un sistema di prenotazioni museali centralizzate, per spalmare i flussi turistici lungo tutto il corso dell’anno».

Daniela Santanchè avrà preso nota: a furia di ripetere il concetto, la goccia comincia a scavare la pietra. E Fagnoni batte il ferro finché è caldo: «Con 134 milioni di arrivi e 451 milioni di presenze in Italia, solo nel 2023, è chiaro come la gestione dell’overtourism rappresenti una questione urgente. Anche a Firenze serve decentrare e destagionalizzare l’offerta».

Poi tende la mano a Federalberghi: «Siamo felici di constatare come abbia ammesso che se le città come Firenze si svuotano di residenti, non è per colpa delle locazioni turistiche, ma delle politiche urbanistiche attuate negli ultimi anni. La concorrenza sleale non è un rischio concreto: l’Europa e il governo hanno stabilito condizioni che assicurano la piena trasparenza e il rispetto delle regole».

E allora barra dritta sull’overtourism, la crociata fiorentina parte da qui: «Dobbiamo impegnarci – osserva Fagnoni – per gestirlo al meglio, è un fenomeno destinato a esplodere ulteriormente nei prossimi anni. Per governarlo, innanzitutto, bisogna occuparsi dello spazio. Firenze ha un numero enorme di opere d’arte che possono aiutarci a sostenere l’idea degli Uffizi diffusi, con un’offerta che toccherebbe Fiesole, Bagno a Ripoli e altri territori, allentando così la pressione sul centro storico».

E ancora «Servono politiche che vadano nella direzione di una concreta destagionalizzazione dell’offerta, per spalmare nei mesi la grande massa di turisti in arrivo. Penso, per esempio, a una tassa di soggiorno meno gravosa in certi periodi, oppure a un sistema di prenotazioni museali centralizzato che consenta di spostare parte dei flussi in bassa stagione».

L’ultimo step? Allontanare il turismo mordi e fuggi. «Dobbiamo farlo – conclude Fagnoni – per attirarne uno più qualificato e con più alti margini di spesa. Una categoria, insomma, di “residenti temporanei”: penso alle scuole di formazione per stranieri, ma anche al fertile segmento del turismo delle radici. Al ministro abbiamo anche fatto presente che la gestione dell’overtourism non si fa costruendo nuove strutture, ma sfruttando al meglio l’ampio patrimonio immobiliare già esistente».

L'Autore

Fabrizio Condò
Fabrizio Condò

Giornalista professionista, innamorato del suo lavoro, appassionato di Storia, Lettura, Cinema, Sport, Turismo e Viaggi. Inviato ai Giochi di Atene 2004

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