by Fabrizio Condò | 5 Giugno 2024 13:36
La ricetta contro l’overtourism[1]? Seguire il mantra di Daniela Santanchè: «Decentrare e destagionalizzare l’offerta[2]». Gli imprenditori immobiliari incontrano il ministro del Turismo a Firenze e Lorenzo Fagnoni, presidente Property Managers Italia, indica le due strade da seguire per “liberare” le città dal sovraffollamento selvaggio: «Diminuire la tassa di soggiorno in periodi di bassa stagione e puntare su un sistema di prenotazioni museali centralizzate, per spalmare i flussi turistici lungo tutto il corso dell’anno».
Daniela Santanchè avrà preso nota: a furia di ripetere il concetto, la goccia comincia a scavare la pietra. E Fagnoni batte il ferro finché è caldo: «Con 134 milioni di arrivi e 451 milioni di presenze in Italia, solo nel 2023, è chiaro come la gestione dell’overtourism rappresenti una questione urgente. Anche a Firenze[3] serve decentrare e destagionalizzare l’offerta».
Poi tende la mano a Federalberghi: «Siamo felici di constatare come abbia ammesso che se le città come Firenze si svuotano di residenti, non è per colpa delle locazioni turistiche[4], ma delle politiche urbanistiche attuate negli ultimi anni. La concorrenza sleale non è un rischio concreto: l’Europa e il governo hanno stabilito condizioni che assicurano la piena trasparenza e il rispetto delle regole».
E allora barra dritta sull’overtourism, la crociata fiorentina parte da qui: «Dobbiamo impegnarci – osserva Fagnoni – per gestirlo al meglio, è un fenomeno destinato a esplodere ulteriormente nei prossimi anni. Per governarlo, innanzitutto, bisogna occuparsi dello spazio. Firenze ha un numero enorme di opere d’arte che possono aiutarci a sostenere l’idea degli Uffizi diffusi[5], con un’offerta che toccherebbe Fiesole, Bagno a Ripoli e altri territori, allentando così la pressione sul centro storico».
E ancora «Servono politiche che vadano nella direzione di una concreta destagionalizzazione dell’offerta, per spalmare nei mesi la grande massa di turisti in arrivo. Penso, per esempio, a una tassa di soggiorno meno gravosa in certi periodi, oppure a un sistema di prenotazioni museali centralizzato che consenta di spostare parte dei flussi in bassa stagione».
L’ultimo step? Allontanare il turismo mordi e fuggi. «Dobbiamo farlo – conclude Fagnoni – per attirarne uno più qualificato e con più alti margini di spesa. Una categoria, insomma, di “residenti temporanei”: penso alle scuole di formazione per stranieri, ma anche al fertile segmento del turismo delle radici[6]. Al ministro abbiamo anche fatto presente che la gestione dell’overtourism non si fa costruendo nuove strutture, ma sfruttando al meglio l’ampio patrimonio immobiliare già esistente».
Source URL: https://www.lagenziadiviaggimag.it/santanche-sposa-la-battaglia-anti-overtourism/
Copyright ©2024 L'Agenzia di Viaggi Magazine unless otherwise noted.