I voli in continuità territoriale per la Sardegna restano un nodo da sciogliere a causa degli eventi verificatisi lo scorsa settimana e che hanno visto protagonisti la Regione, la newco Ita e la compagnia low cost Volotea.
All’apertura delle buste, venerdì scorso, erano arrivate due offerte: la newco che sostituirà Alitalia e quella di Volotea, con quest’ultima che aveva presentato un offerta più conveniente rispetto alla base d’asta al ribasso). Il bando è una procedura d’emergenza per trovare il sostituto di Alitalia, quindi, per prendere in mano le rotte a partire dal 15 ottobre 2021.
Poco dopo l’apertura delle buste, però, la Regione aveva annunciato l’elusione del vettore low cost a causa di un vizio di forma nella documentazione prodotta. Secondo l’assessorato dei Trasporti della regione Sardegna, infatti, la documentazione presentataper ciascuna delle sei rotte previste (Cagliari, Olbia e Alghero con Roma e Milano) nella procedura di emergenza per l’assegnazione del servizio di “continuità territoriale aerea da e per la Sardegna è risultata carente in maniera insanabile. Ora la Regione procederà alla verifica dei requisiti dichiarati dall’altro concorrente, Ita“.
Nel frattempo, mentre Volotea dava immediatamente mandato ai suoi legali di presentare ricorso contro quella che definisce “una insensata e incredibile decisione” della Regione Sardegna di escluderla, si scopriva che anche l’offerta di Ita era sotto indagine per ulteriori accertamenti sulla consistenza della flotta.
Volotea, infine, sottolineava come il preavviso per partecipare alla gara “sia stato molto serrato, meno di una settimana dalla ricezione degli inviti” e che il vettore stesso “utilizzerà immediatamente tutti i local remedies disponibili. Poiché la situazione è una chiara violazione del diritto dell’Ue, la compagnia non esclude di presentare un reclamo davanti all’Unità per gli Appalti Pubblici della Commissione europea a Bruxelles“.
A questo punto ci si aspetta una decisione nelle prossime ore per dare certezze agli operatori e al mondo dei trasporti con la data di partenza delle operazione che ormai è vicinissima (10 giorni); ma si profila comunuq eil rischio di risvolti giudiziari per l’avvicendamento sulel rotte in continuità.