Sardegna, continuità territoriale sotto esame per i disagi
La Sardegna intensifica le attività di controllo e verifica nei confronti delle compagnie impegnate nel servizio di continuità territoriale – Aeroitalia, Ita Airways e Volotea – in risposta ai disagi segnalati dagli utenti.
«La tutela del diritto alla mobilità è una nostra priorità assoluta – spiega l’assessora Barbara Manca – Siamo in contatto quotidiano con i vettori per notificare prontamente eventuali disfunzioni e assicurarci che siano risolte in modo tempestivo. Le compagnie devono rispettare pienamente quanto prescritto dal decreto ministeriale che regola l’onere di pubblico servizio e noi vigiliamo affinché ciò accada. In queste settimane abbiamo inviato ai vettori precise note formali con invito ad adempiere su singoli aspetti da modificare o implementare».
In particolare sono state segnalate queste specifiche inadempienze: i passeggeri devono essere autorizzati a fruire delle tariffe per residenti o lavoratori mediante semplice autocertificazione dei rispettivi status; gli utenti con tariffa agevolata devono avere la possibilità di ottenere il cambio o il rimborso del biglietto fino al momento della partenza; i vettori devono consentire la distribuzione dei biglietti e i cambi di prenotazione anche con i sistemi specifici delle reti in uso alle agenzie, mantenendo attivo il call center dedicato durante l’intero orario di attività dei voli, sette giorni su sette; nei confronti della compagnia che si era presa l’impegno, nell’offerta tecnica presentata, di offrire uno sconto del 10% ai passeggeri con disabilità e ai loro accompagnatori, è stata sollecitata l’applicazione della riduzione del costo del biglietto: gli impegni sottoscritti in sede di offerta sono a tutti gli effetti obbligatori dopo l’aggiudicazione del collegamento.
In linea generale è stata richiesta alle compagnie una maggiore trasparenza nell’indicare, su siti e app di prenotazione, le categorie dei beneficiari della tariffa agevolata. «La continuità territoriale – conclude Manca – è un diritto dei sardi e uno strumento essenziale per l’integrazione della nostra isola con il resto del Paese».