by Andrea Lovelock | 13 Febbraio 2020 16:11
Con la vicenda Air Italy, la Sardegna è ora in piena emergenza aerea e tra gli operatori arrivano due voci significative che lanciano l’allarme rivolto al Governo e alle amministrazioni locali.
La prima è quella di Gian Mario Pileri, titolare della Sardinia International e presidente di Fiavet Sardegna, che con tono alterato ci ha confidato: «Stiamo pensando, noi operatori dell’isola, di organizzare nei prossimi giorni una manifestazione di protesta di grande impatto per attenzionare il governo nazionale circa la situazione in cui versa la Sardegna – ha detto – Di fatto, da aprile, sul versante aereo saremo completamente isolati, senza certezze per la programmazione estiva. Ci si dimentica che l’isola, soprattutto d’estate, rappresenta uno dei driver più forti per l’incoming italiano. E nonostante questo ci stiamo avvicinando al periodo clou nella totale indifferenza dei governanti. Dobbiamo farci sentire, devono prendere provvedimenti».
Molto circostanziata l’analisi di un’altra operatrice, Rosita Angelini, amministratore unico del t.o. bolognese MySunSea specializzato nel prodotto Sardegna, che osserva: «Il fatto che Air Italy abbia cessato le operazioni è certamente una notizia che non ci voleva, che va a colpire l’intero comparto turistico, sia per l’inbound che per l’outgoing. Il trasporto aereo in Italia non versa in buone condizioni, lo sappiamo, e questa mancanza, già da tempo nell’aria, accresce i problemi, soprattutto per la Sardegna che, ora più che mai, resta isolata, con innegabili problemi per la parte nord soprattutto».
Angelini spiega che, in termini operativi, «abbiamo dovuto adattare la nostra programmazione alla situazione del trasporto aereo, facendo di necessità virtù. Da tempo pianificare i soggiorni in Sardegna, basati su appartamenti e residence, hotel, case vacanza, utilizzando il trasporto aereo era diventato impossibile a causa di poca elasticità, tariffe eccessive, poca disponibilità a venire incontro ai tour operator e alle loro esigenze da parte delle compagnie aeree. Per quanto ha riguardato, poi, le low cost, come è noto, per molto tempo ai tour operator era impedito virtualmente l’accesso ai posti, per cui con le restrizioni dei biglietti e delle tariffe applicate da queste compagnie, è risultato praticamente impossibile accedere ai loro collegamenti. Ob torto collo, MySunSea ha quindi resettato la programmazione basandosi solo ed esclusivamente sul trasporto via mare, che ha risolto ogni problema di schedule e timing a vantaggio del passeggero, in termini di costi e affidabilità. Non potevamo fare altrimenti».
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