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Sardegna: torna l’early booking, ma non basta

Sardegna Castelsardo da adobe

Sardegna Castelsardo

Lo hanno già ribattezzato turismo vintage, ma in realtà per la Sardegna è il ritorno a una organizzazione delle vacanze, ovvero l’early booking, che fortunatamente è mai tramontata. Infatti, stando a operatori stranieri e ricettivisti italiani, l’isola conosce finalmente una nuova stagione nella pianificazione dei soggiorni, con un massiccio ritorno del tour operating, che ha ripreso a investire grazie anche alle nuove rotazioni aeree allestite per l’estate 2024 che, dopo le turbolenze degli anni passati, restituiscono certezze all’industria delle vacanze.

Da qui l’ammissione di tour operator stranieri di alto profilo come Tui, riportata dal quotidiano La Nuova Sardegna, di una ripresa a buon ritmo delle prenotazioni anticipate, che subito dopo la tempesta perfetta della pandemia avevano lasciato il posto a un last-minute selvaggio, costringendo gli stessi albergatori sardi ad adeguarsi a soggiorni di 3-4 giorni, pur di riempire le camere.

E proprio grazie all’early booking che è possibile già ora stimare che dalla Germania (tra i maggiori bacini esteri) verso l’isola il volume di vacanze dovrebbe attestarsi su una crescita del 10%, che è comunque un ottimo risultato. Questo non vuol dire che il last minute sia tramontato, perché ormai si tratta di una modalità consolidata, in particolare nel target delle famiglie molto sensibili alle oscillazioni tariffarie, sia dei transfer aerei che dei soggiorni.

Di fatto, però, il ritorno prepotente del tour operating e della vacanza organizzata in genere tranquillizza i ricettivisti locali ed è confermato anche da Carlo Gallino, fondatore dall’azienda specializzata in soluzioni tecnologiche per strutture ricettive, My Comp, che nell’inchiesta del quotidiano sardo sottolinea: «I t.o. hanno finalmente  imparato che non possono competere con Booking e con il last minute e si sono organizzati di conseguenza, lavorando su buone offerte presentate con largo anticipo. L’anno scorso hanno indirizzato i flussi verso altre destinazioni, i cataloghi dell’isola erano meno voluminosi, mentre quest’anno è evidente una buona ripresa».

Ciò che però manca ancora alla Sardegna è un’adeguata qualità dei servizi rispetto all’offerta alberghiera medio-alta, per stessa ammissione di amministratori pubblici, come l’assessore al turismo della Regione Sardegna, Franco Cuccureddu, il quale, sempre interpellato dal quotidiano sardo, osserva: «Noi abbiamo un’offerta medio-alta soprattutto sull’alberghiero, ma gli altri servizi, a partire dai trasporti, non sono all’altezza».

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