Lo sciopero a oltranza dei piloti e la difficile situazione economica della compagnia aerea hanno indotto Sas – Scandinavian Airlines a presentare domanda di protezione fallimento negli Stati Uniti (il cosiddetto Chapter 11, ndr) con l’obiettivo di portare a termine la ristrutturazione, tagliando i costi e raccogliendo nuova liquidità. Sas già a inizio 2022 aveva presentato un piano che prevedeva il taglio dei costi di quasi 700 milioni di euro e la conversione in azioni di circa 20 miliardi di corone (1,86 miliardi di euro) di debito, oltre alla raccolta di ulteriori882 milioni di euro di nuovo capitale.
Da ieri, però, i piloti della compagnia aerea scandinava hanno iniziato uno sciopero a oltranza, rifiutando il piano di ristrutturazione denominato Sas Forward: secondo la compagnia la mobilitazione porterà alla cancellazione di circa il 50% dei suoi voli di linea (interessando quasi 30mila passeggeri al giorno). “Le attività e il piano di volo di Sas non saranno interessati da questa procedura del Chapter 11, e continueremo a servire normalmente i nostri clienti”, sottolinea in una nota la compagnia controllata dagli Stati di Danimarca e Svezia.
Secondo il ceo del vettore, Anko van der Werff, «il processo di ristrutturazione con l’aiuto del Chapter 11 sarà completato nel periodo di 9-12 mesi. Negli ultimi mesi abbiamo lavorato duramente per migliorare la nostra struttura dei costi e migliorare la nostra posizione finanziaria. Stiamo facendo progressi, ma resta ancora molto lavoro e lo sciopero in corso ha reso ancora più difficile una situazione già complicata. Il Chapter 11 ci offre gli strumenti legali per accelerare la nostra trasformazione e ci consentirà di diventare una compagnia aerea ancora migliore per i nostri clienti e un partner commerciale più forte negli anni a venire. Diventare una compagnia aerea più competitiva richiederà lo sforzo di tutto il team e la condivisione degli oneri da parte di tutte le parti interessate. Esortiamo i sindacati dei piloti di Sasa porre fine allo sciopero e ad impegnarsi in modo costruttivo come parte di questo processo».
È bene chiarire che il Chapter 11 negli Stati Uniti è un processo di fallimento o amministrazione controllata differente rispetto ad altre normative europee – utilizzato da molte compagnie aeree e aziende del travel negli ultimi anni (da Avianca a Latam fino a Aeromexico ed Hertz) – perchè concede alla società tempo e flessibilità per riorganizzare la propria struttura del capitale, ridurre i costi e completare una ristrutturazione finanziaria sotto la supervisione del sistema giudiziario. Allo stesso tempo, vengono temporaneamente congelati i crediti e il cda continua ad operare a 360 gradi.