Sas fronteggia la grave crisi generata dal coronavirus e blinda la liquidità per gestire al meglio la sua operatività in attesa del pieno rilancio.
Lo scenario operativo del vettore scandinavo è stato illustrato nel corso della conferenza stampa tenuta per commentare il 2020 e l’ultimo trimestre che abbraccia anche gennaio 2021, dal ceo di Sas Rickard Gustafson: «Purtroppo la pandemia continua ad avere un grave impatto negativo sull’intera industria aeronautica. L’aumento del numero di casi ha portato a restrizioni di viaggio più stringenti, con una conseguente riduzione della domanda nel trimestre e una ripresa in stallo per l’intera industria dei viaggi. Tuttavia, lo sviluppo di vaccini e programmi di vaccinazione fa sperare che le restrizioni si allentino e che assisteremo a un aumento dei viaggi verso l’estate 2021».
Nel commentare l’ultimo trimestre operativo (novembre 2020-gennaio 2021), il ceo ha evidenziato che è stato caratterizzato da un aumento dei casi e da una crescente preoccupazione per nuove mutazioni del coronavirus, con restrizioni più rigorose di quanto non fossero nella primavera del 2020. «Le circostanze prevalenti indicano che Sas è continuamente costretta ad adattare la capacità e le partenze per soddisfare una domanda debole e volatile», ha dichiarato Gustafson.
E infatti la capacità del trimestre è diminuita del 75% su base annua e del 29% rispetto al trimestre precedente, mentre il numero di passeggeri è diminuito di 5,3 milioni su base annua e di 900.000 rispetto al trimestre precedente.
Cifre alla mano, l’andamento negativo del traffico ha portato nelle casse di Sas entrate di soli 2,3 miliardi di Corone svedesi (225 milioni di euro), con un calo di 7,4 miliardi di corone su base annua, ovvero 725 milioni di euro. Allo stesso tempo, Sas è riuscita a compensare la maggior parte delle perdite di fatturato riducendo i costi, che sono inferiori di quasi il 60% anno su anno. Tuttavia, i risparmi sui costi non hanno completamente compensato la perdita di entrate e gli utili del trimestre sono stati pari a -1,9 miliardi di corone svedesi (186 milioni di euro), in calo rispetto allo scorso anno.
Ora, come hanno sottolineato i vertici della compagnia aerea, la capacità di Sas di gestire la liquidità diventa fondamentale per salvaguardare la sicurezza.
Per l’immediato futuro, intanto, Sas ha esteso la partnership con Apollo per la linea charter sotto forma di un contratto triennale del valore di 3,4 miliardi di corone svedesi pari a 335 milioni di euro. Inoltre la compagnia aerea ha stipulato e utilizzato una nuova linea di credito da 1,5 miliardi di corone norvegesi (143 milioni di euro) della durata di tre anni, completamente garantita dall’Agenzia norvegese di Garanzia dei crediti all’esportazione.
Gustafson ha contestualmente annunciato le sue dimissioni entro il prossimo luglio per ricoprire un nuovo incarico in un’importante industria svedese: «Dopo dieci anni intensi e stimolanti in Sas, è tempo che passi il testimone, poiché mi è stato offerto un posto in uno dei principali gruppi industriali svedesi. Sas ha una forte posizione nel mercato scandinavo ed è ben posizionata per guidare lo sviluppo verso viaggi aerei più sostenibili non appena la pandemia sarà stata combattuta».