Il “buy now, pay later” conquista il travel ed è pronto a entrare in maniera decisa in agenzia di viaggi. È la prossima mossa di Scalapay, forte di un segmento viaggi in crescita esponenziale che si piazza tra i suoi primi asset di business annuncia gli step successivi. «Stiamo lavorando a soluzioni dedicate alle agenzie con bassi margini operativi. Strumenti che lo rendano più accessibile alle adv sul territorio», annuncia Matteo Ciccalè. Il manager, in azienda fin dagli esordi come travel director, ha appena assunto la nuova carica di vice president strategic growth, che oltre che nel travel lo vedrà coinvolto anche in altri ambiti di business e e riporterà direttamente al ceo e founder Simone Mancini.
La fintech ha già all’attivo diverse collaborazioni con brand del travel, tour operator in primis, e gruppi come Bluvacanze, Gattinoni, Mr Holiday, e ha attivato una sperimentazione con Welcome Travel Group. Ora lo step successivo è facilitare anche le agenzie in una sorta di sistema b2bt2c, per offrire incentivo che permetta di abbassare il peso della commissione Scalapay».
Sbarcati nel 2021 nel turismo, oggi circa dieci persone formano il team travel della fintech, che negli ultimi tempi ha annunciato diverse partnership. «Tra le case history – spiega Ciccalè – cito Grimaldi Lines che ci ha scelti per raccontare i loro servizi e nel periodo della promo ha incrementato il transato del 146,13%. Sivola ha aumentato gli utenti fidelizzati del +17%, per Arbatax Park si è registrato un +14.6% del valore della prenotazione. Siamo non un semplice mezzo di pagamento ma un concierge, mettiamo in contatto esercenti e clienti. Nel 2023 abbiamo raggiunto il record di 200mila clienti nel turismo. Nel 98% dei casi si tratta di prenotazioni online. Circa 1,5 mln di clienti sono partiti dalla nostra app per arrivare ai partner».
L’indotto del settore turistico equivale a circa il 10% delle transazioni che Scalapay ha registrato l’anno scorso. 1 persona su 10 nel 2023 ha acquistato viaggi, il travel è stato quello che ha trainato di più. Si tratta di un risultato raggiunto grazie a una strategia che combina diversi fattori.
«Oggi sono stati raggiunti i 5,5 milioni di clienti con una crescita annuale del 60% e circa un migliaio di esercenti tra Italia, Francia e Spagna, anche se naturalmente il servizio è disponibile in tutta Europa. Abbiamo deciso di concentrarci su questi tre mercati perché conosciamo le abitudini di acquisto e di consumo dell’utente mediterraneo, che utilizza soprattutto carte di debito e prepagate, che insieme rappresentano il 65% delle transazioni nel travel per noi.. E noi abbiamo sviluppato un algoritmo dedicato proprio a questi strumenti», aggiunge Matteo Ciccalè.
Chi è il viaggiatore Scalapay? Acquista anche prodotti beauty, esperienze, abbigliamento, va da otto acquisti all’anno a otto al mese. Una parte importante sono imprenditori o liberi professionisti. Ed è un cliente fedele. Il 70% del cliente travel ha acquistato precedentemente su altri settori sempre tramite Scalapay, e il 22% acquista nuovamente sullo stesso brand anno su anno.
«Il cliente prenota in anticipo e viaggia anche in bassa stagione – racconta Ciccalè – Oltre il 50% dei booking avviene infatti nei primi sei mesi dell’ anno, il 33% ha goduto della vacanza tra luglio e agosto, 1 su 2 ha soggiornato in family hotel o resort in bassa stagione. Ecco quindi che Scalapay diventa una leva di marketing».
La road map per il prossimo futuro parte dalla rateizzazione di acconto più saldo per estendere fino a otto rate totali, appena lanciata, e proseguirà verso il 2025 con una serie di nuovi servizi, tra cui appunto il focus sulle agenzie di viaggi. «Puntiamo a un incremento dei limiti di rateizzazione fino a 5mila euro e quest’anno lanceremo soluzioni fino a 12 rate per offrire una soluzione alternativa al finanziamento tradizionale. Lavoriamo inoltre a pacchetti di azioni di marketing dedicate al travel e a oltre 20 nuove integrazioni con booking engine e piattaforme tecnologiche», conclude.