Scenario Ipk International:
“Viaggi all’estero in ripresa”
È stato presentato virtualmente all’Itb di Berlino il report di Ipk sul turismo nel 2021, un anno che, nonostante tutto, ha segnato l’inizio della ripresa con un generale aumento dei viaggi all’estero e che lascia presagire un 2022 positivo, nonostante le incertezze del momento.
Tutti i dati puntano a un trend di forte crescita e chiaro recupero: la domanda di viaggi per i prossimi mesi è alta. Certo, bisogna vedere l’evolversi della situazione russo-ucraina e della pandemia, ma la strada della ripresa sembra ormai tracciata.
Secondo l’Ipk International’s World Travel Monitor, dunque, a livello globale nel 2021 il turismo è cresciuto del 3%, anche se con grosse differenze a seconda delle diverse aree geografiche del mondo. In America l’incremento anno su anno è stato dell’11% mentre in Europa del 10%. In Asia si è invece registrato un calo del 40%.
Sono cresciuti i viaggi per vacanza (+4%) e anche quelli privati effettuati per altri motivi (+9%) mentre ha registrato un nuovo crollo il business travel (-14%). A trainare la crescita delle vacanze, è stata la ricerca di sole e spiagge, con i soggiorni aumentati del 30% rispetto all’anno precedente. Performance negativa invece per city break e per le altre motivazioni di viaggio, ancora troppo deboli.
Tra le destinazioni più richieste, Spagna, Italia e Grecia, cresciute a doppia cifra, così come sono aumentate la spesa turistica e la durata dei soggiorni. Un altro trend importante: l’incremento del tasso di digitalizzazione sia nella domanda che nell’offerta di viaggi. Le persone cercano destinazioni e proposte digitalizzate, con informazioni facili da reperire e aggiornamenti veloci.
In questo ambito, un’indagine condotta da Ipk ha evidenziato che circa il 75% dei viaggiatori considera molto rilevanti servizi digitali come la prenotazione dei voli e degli alberghi, gli eventi e i tour virtuali delle attrazioni. Anche per quanto riguarda le destinazioni, è fondamentale che siano presenti e prenotatili online.
Cosa succederà invece nel 2022? Si viaggerà, nonostante Omicron, le sue sotto varianti e tutto il resto. Resta, infatti, forte la domanda di viaggi all’estero, che in Europa ha recuperato il 90% del livello pre pandemia, mentre in America è ancora al 75% e in Asia al 66%. Globalmente, i Paesi con il maggiore potenziale per i viaggi all’estero sono Germania, Gran Bretagna, Usa, Francia e Paesi Bassi.
Tra le destinazioni preferite, si confermano Italia, Spagna e Germania, seguite da Francia e Stati Uniti. Resta alta anche la propensione al viaggio oltreoceano in Europa per i viaggiatori da Stati Uniti e Asia, nonostante la tendenza principale sia ancora quella di restare nel proprio continente, anche a causa della guerra. Restano al primo posto i viaggi alla ricerca di sole e mare mentre si assiste alla ripresa del prodotto city break. Sostenuta anche la richiesta di viaggi itineranti e nella natura. Questo 2022 farà, quindi, fare un bel passo avanti nella ripresa del settore dei viaggi internazionali a livello globale, anche se si raggiungerà solo il 50-60% dei livelli pre Covid. Non ci resta che aspettare il 2024, anno in cui secondo Ipk finalmente torneremo ai numeri del 2019.