«Nessuno ha il coraggio di fare niente, non se ne può più. Dobbiamo dire sì alla semplificazione fiscale». È deluso Marco Dotta, titolare di Dotta Viaggi, adv di Portogruaro (Venezia) con 60 anni di storia alle spalle che ha deciso di chiudere i propri uffici dal 2 al 5 gennaio e di tempestare le proprie vetrine di cartelli di protesta contro la fatturazione elettronica, obbligatoria dal 1° gennaio 2019 «senza che siano state risolte, tra l’altro, tutte le criticità legate alla privacy delle persone».
Una decisione, questa, maturata dopo aver appreso che, malgrado le richieste da parte delle associazioni di categoria di esonero delle agenzie di viaggi e delle piccole imprese da tale provvedimento, l’attuale esecutivo abbia ritenuto di non apportare sostanziali modifiche alle nuove regole.
«Un’adv come la mia, con tre persone a lavoro, da oggi in poi dovrà avere una persona totalmente dedicata alla fatturazione elettronica, che praticamente diventerà contabile. E se dovesse mancare qualcuno in ufficio? Tutto questo è assurdo – aggiunge Dotta – Il personale della nostra agenzia, con la sua professionalità costruita negli anni, anche grazie ai vari corsi di aggiornamento, rischia di essere messo spesso fuori gioco: anziché occuparsi dei propri clienti, sarà spesso assorbito nella complessa gestione dei nuovi adempimenti burocratici».
Per non parlare del conseguente aumento dei costi per i nuovi computer e per le licenze di ulteriori software di tenuta contabile. «Parliamo di migliaia di euro annui – prosegue Dotta – Si arriverà all’azzeramento dei ricavi già esigui e ridotti all’osso su ciascun nostro servizio offerto, mettendo in ginocchio realtà come la nostra che fino ad ora sono sopravvissute, stando sulle spese, e subendo pesanti contraccolpi dalla spregiudicata e aggressiva concorrenza di chi vende viaggi online», afferma ancora il titolare dell’adv del network Gattinoni Mondo di Vacanze, sottolineando come «non sia per niente vera la storia dell’eliminazione della carta».
E sull’Italia come unico Paese europeo ad adottare l’obbligo telematico per tutti i tipi di fatturazione, Dotta rincara la dose: «Una maggiore sensibilità da parte del governo nei confronti di un settore già fragile come il nostro, sarebbe stata doverosa. Questo provvedimento favorisce i grandi gruppi di agenzie online e le multinazionali dei viaggi, soprattutto quelle estere che non pagano le tasse in Italia e non hanno l’obbligo dell’e-fattura».