Sciopero, l’ennesimo venerdì nero dei trasporti
Si profila un venerdì nero per i trasporti a causa dello sciopero generale proclamato dalle maggiori sigle sindacali. L’agitazione riguarda sia il settore pubblico che privato e sarà estesa a tutta Italia, ad eccezione dei voli – stop rinviato al 4 giugno – e dell’Emilia-Romagna, colpita dall’alluvione.
Tra i motivi dello sciopero, l’eccessivo affidamento di servizi a società private ed il nuovo codice degli appalti. Le richieste vanno da un aumento del salario di 300 euro a un milione di assunzioni nel settore, dall’abolizione dell’Iva al tetto ai prezzi dei beni prima necessità, dal salario minimo a 10 euro alla riduzione dell’orario di lavoro a 32 ore a parità di salario.
Per quanto riguarda il comparto trasporti, dalle 9 alle 17. L’agitazione sindacale fermerà i treni di Trenitalia, Italo e Trenord. I convogli rischiano di subire cancellazioni, ritardi o variazioni. I convogli rischiano di subire cancellazioni, ritardi o variazioni. Garantiti i treni a lunga percorrenza, previsti disagi tra i regionali e gli interregionali utilizzati soprattutto dai pendolari, anche prima e dopo la conclusione dello sciopero. Lo sciopero riguarda anche il personale della società Busitalia Sita Nord srl, esteso ai treni regionali delle relazioni Roma-Terni, Rieti-l’Aquila e Perugia S. Anna–San Sepolcro.
Trenordha comunicato gli orari della protesta in Lombardia: dalla mezzanotte alle 23,59 di venerdì 26 maggio 2023 è previsto uno sciopero al quale potrebbe aderire il personale del gestore dell’infrastruttura Ferrovienord S.p.A. e che potrà generare ripercussioni sulla circolazione ferroviaria sui altre linee interne, compresi i collegamenti aeroportuali Milano Cadorna/Milano Centrale/Milano Porta Garibaldi-Malpensa Aeroporto e S50 Malpensa Aeroporto-Bellinzona.