Sciopero di 48 ore in corso per Lufthansa. La compagnia ha cancellato 1.300 voli – circa uno su cinque di quelli previsti – nelle giornate di giovedì 7 e venerdì 8 novembre e ipotizza che i passeggeri interessati siano circa 180mila. Tra i voli soppressi sono comprese le tratte operate dalle compagnie controllate da Lufthansa: Swiss, Austrian, Edelweiss e Brussels Airlines. La compagnia di bandiera tedesca ha offerto ai clienti la possibilità di cambiare le prenotazioni del 7 e 8 novembre senza costi aggiuntivi.
Lo sciopero è stato indetto dal sindacato indipendente degli assistenti di volo Ufo per sostenere una vertenza su pensioni e retribuzioni. Lufthansa nei giorni scorsi aveva provato a fermare l’agitazione annunciata con breve anticipo tramite il Tribunale del lavoro. La corte non ha però riconosciuto l’istanza del Gruppo di Francoforte e lo sciopero è stato confermato.
Tra le motivazioni dell’agitazione sindacale anche lo status giuridico del sindacato stesso, dal momento che Lufthansa considera l’elezione del gruppo dirigente sindacale entrato in carica all’inizio del 2019 non in linea con i requisiti giuridici e Ufo ovviamente contesta la posizione della compagnia.
MARGINI IN LIEVE CALO. Intanto la compagnia ha chiuso il terzo trimestre del 2019 con un utile operativo in lieve calo, passando da 1,4 miliardi di euro dello scorso anno, a un Ebit di 1,3 miliardi di euro attuali. Pesano i maggiori costi per il carburante, 171 milioni di euro al di sopra del livello registrato nel 2018. Lufthansa ha comunque confermato le stime per l’intero anno con i ricavi totali aumentati del 2%, a 10,2 miliardi di euro.