Non solo lo sciopero del prossimo 12 luglio in Irlanda, occorre prepararsi a nuovi disagi anche per il 25 e 26 luglio prossimi in casa Ryanair. Il personale di cabina e di terra della compagnia low cost irlandese ha proclamato lo sciopero, infatti, proprio nei due giorni in Spagna, Portogallo, Italia e Belgio. Nel nostro Paese, in realtà, le sigle sindacali incroceranno le braccia per 24 ore solo nella giornata del 25 luglio.
I dipendenti accusano i vertici Ryanair di non aver migliorato le condizioni di lavoro: tra le richieste ci sarebbe un aumento delle retribuzioni, uno stop alle assunzioni tramite agenzie interinali e il riconoscimento delle leggi sul lavoro dello Stato in cui il dipendente lavora (attualmente sono tutti assunti secondo le leggi irlandesi).
Sono 34 le richieste da parte del personale alla compagnia low cost: si va dalla richiesta di non far pagare più divise, cibo e acqua, alla competizione su chi vende più prodotti a bordo dei velivoli, ai permessi per malattia.
In una nota inviata al Corriere della Sera, Ryanair ha replicato definendo «senza senso le richieste dei lavoratori. Gli assistenti di volo guadagnano fino a 40mila euro l’anno, più del doppio della retribuzione necessaria a vivere. I loro turni sono fissi sul 5-3 (5 giorni di lavoro e 3 di riposo) e non possono volare per più di 900 ore l’anno». Gli scioperi annunciati si aggiungono a quello dei piloti irlandesi programmato per giovedì 12 luglio e rischiano di complicare le vacanze di milioni di persone in Europa.