Il differimento dello sciopero del trasporto aereo al 4 giugno mette in allarme i tour operator italiani. Secondo Astoi Confindustria Viaggi, infatti, la scelta della data alternativa (lo sciopero era previsto per oggi 19 giugno, ndr) rappresenta un grande autogoal per il Paese, “pur comprendendo appieno l’esigenza di rinviare lo sciopero del trasporto aereo a causa dell’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna”.
“Domenica 4 giugno sarà infatti la giornata dedicata al rientro dei turisti dal ponte festivo del 2 giugno e, pertanto, visti i flussi attesi, il rischio di mandare in tilt aeroporti, vettori e operatori del settore e di causare ingenti disagi ai passeggeri è più che concreto”, ricorda l’associazione che rappresenta oltre il 90% del mercato del tour operating italiano.
In una nota, quindi, Astoi invita il ministero dei Trasporti a riaprire il dialogo con i sindacati per definire una data diversa e chiede al ministro del Turismo di intervenire per “evitare seri danni al settore”
Nel pomeriggio di ieri 18 maggio i sindacati comunicavano in una nota che – su richiesta e in accordo con il ministro dei Trasporti Matteo Salvini – lo sciopero programmato per venerdì 19 maggio delle lavoratrici e dei lavoratori dell’handling aeroportuale veniva differito al 4 giugno.
Una decisione, spiegavano le sigle, “presa a seguito della drammatica situazione in Emilia Romagna, un’emergenza di carattere nazionale che dal punto di vista dei trasporti ha interessato interamente la linea adriatica causando il blocco sia stradale che ferroviario”.
“Lo sciopero nazionale – specificavano le organizzazioni sindacali – sarà riprogrammato il 4 giugno, considerata la particolare situazione che si trovano ad affrontare gli 11mila lavoratori del comparto, con salari insufficienti e scarse tutele”.