Sciopero Vueling, scontro con (e tra) i sindacati

Sciopero Vueling, scontro con (e tra) i sindacati
01 Dicembre 15:54 2022 Stampa questo articolo

Confermato lo sciopero di 24 ore del personale Vueling per venerdì 2 dicembre indetto da Filt Cgil e Uiltrasporti con la soluzione che saranno garantiti solo i servizi minimi previsti dalla normativa in vigore. Nel frattempo, però, si accende lo scontro sia tra i sindacati, sia tra alcune sigle dei lavoratori e la compagnia aerea spagnola che in uno statement chiarisce la sua posizione.

L’ACCORDO CON ANPAC-ANPAV
In prima battuta, un comunicato dei sindacati Anpac-Anpav del 29 novembre annuncia un ulteriore confronto con Vueling che ha prodotto una serie di accordi distinti e che, in teoria, dovrebbero evitare i 17 esuberi del personale di volo annunciati da tempo. “È stato concordato che Vueling non procederà a licenziare nessun dipendente a causa della riduzione di un aereo sulla base di Fiumicino. Abbiamo convenuto che al massimo 4 unità verranno trasferite presso la base di Firenze (verrà corrisposto un incentivo di 5300 euro), sulla stessa base di Firenze Vueling procederà ad assumere a tempo indeterminato circa 10 risorse (dal bacino a tempo determinato esistente) a consolidamento delle necessità previste strutturalmente a partire dal 2023 – sottolineano le sigle – Vueling riconosce difatti un incentivo all’esodo di 12.000 euro a chi volontariamente manifesterà, entro il prossimo 7 dicembre, la volontà di risolvere i rapporto di lavoro. Per i colleghi eventualmente trasferiti sono state ottenute una serie di clausole di durata quinquennale (sino al 2026) per favorirne il rientro a Fiumicino (anche a tempo determinato). Per traguardare la concreta riduzione dell’eccedenza, abbiamo concordato che Vueling potrà programmare ancora distaccamenti”.

LO SCONTRO TRA SINDACATI
A tale comunicato, però, ha risposto uno statement di Filt Cgil, sindacato che assieme a Uiltrasporti negli ultimi mesi ha ampliato la sua rappresentanza proprio all’interno dei dipendenti Vueling in Italia, producendo i vari scioperi autunnali che, secondo fonti interne ai lavoratori,hanno visto un’ampia adesione e lo stop a quasi tutti i voli durante l’ultima giornata di mobilitazione dell’11 dicembre.  Nonostante questo, però, Vueling riterrebbe come unici interlocutori per la mediazione aziendale i sindacati Anpav-Anpac. “Troviamo inaccettabile che un’azienda come Vueling possa passare dal dover assumere circa 30 assistenti di volo durante la stagione estiva, a dover dichiarare personale in esubero non appena iniziata la stagione invernale. Troviamo inaccettabile che una compagnia aerea come Vueling continui a chiamare personale operativo proveniente da altre basi per coprire i turni della base operativa di Fiumicino e al contempo si dica costretta a riorganizzare la forza lavoro. Troviamo inaccettabile che un’organizzazione sindacale, o meglio un’associazione professionale, possa avallare tutto ciò siglando addirittura un accordo (assolutamente non necessario) anziché respingere fermamente ogni ipotesi che preveda esuberi, se necessario anche attraverso la mobilitazione, come fatto ad esempio dalla nostra organizzazione sindacale”, rimarca la Cgil.

LA CONFERMA DELLO SCIOPERO
Quest’accordo, secondo il sindacato, “ha creato un precedente molto pericoloso. I trasferimenti che interesseranno i 4 assistenti di volo sono coatti, ossia imposti dalla società sulla base di criteri individuali dal contratto sottoscritto dalle parti firmatarie. Si legge inoltre che se si rifiuta il trasferimento resta valida la possibilità per Vueling di disporre ogni altra misura necessaria per la gestione degli esuberi, fermo il rispetto di quanto previsto in seno alla legge ed alla contrattazione collettiva aziendale vigente, come ad esempio il licenziamento. Quindi oggi si dichiarano quattro esuberi su Fiumicino e dal prossimo marzo, sempre su Fco, si possono assumere a tempo determinato nuove risorse per far fronte alla stagione estiva? E menomale che queste clausole dovevano favorire il rientro. Come se ciò non bastasse, ci risulta inoltre che insieme all’individuazione di 4 esuberi ci sia anche la previsione di assunzione di 10 assistenti di volo. Non comprendiamo bene come le due cose possano coesistere”, ricorda la nota della Cgil.

Nel confermare lo sciopero, quindi, il sindacato sottolinea che “in assenza di un inversione di rotta da parte dell’azienda questa mobilitazione continuerà ad oltranza già a partire dal mese di gennaio, appena terminata la franchigia di legge. Inoltre abbiamo già contattato il nostro studio legale per renderci disponibili a sostenere tutti i lavoratori che saranno coinvolti da questo scempio, oltre che per opporci presso ogni opportuna sede a questa soluzione individuata dai soggetti firmatari”, conclude la sigla dei lavoratori.

Allo stesso modo, la Cgil ha elencato tra i vari motivi dello sciopero, i seguenti: “Non si possono dichiarare esuberi e volare poi continuamente con personale inviato da altre basi; a dicembre ci saranno molti colleghi che verranno dall’estero ad operare da Fiumicino.  È inaccettabile il pagamento degli arretrati ferie con formula a “saldo e stralcio”, senza che il lavoratore abbia firmato nulla e con modalità di calcolo ambigue e poco chiare. È inaccettabile il recente tentativo di adeguamento a quanto previsto dalla normativa italiana in materia di retribuzione minima per il personale impiegato nel trasporto aereo attraverso la previsione di una Ivmg che assorbe però in maniera poco chiara la retribuzione variabile maturata in funzione dei settori operati”.

LA POSIZIONE DI VUELING
In queste ore, infine, è arrivata presos il nostro giornale una nota ufficiale di Vueling che riportiamo integralmente. “Come noto, la filiale italiana di Vueling Airlines è coinvolta in uno sciopero indetto il 2 dicembre 2022. A questo proposito, Vueling smentisce le informazioni condivise dai media in merito a una “mancanza di trasparenza in relazione al recente contratto collettivo, non ancora pubblicato, per quanto riguarda i pagamenti delle vacanze e la violazione delle norme in materia di maternità e diritti parentali” nonché “i licenziamenti dichiarati dalla compagnia”. Al contrario, Vueling desidera chiarire che il contratto collettivo relativo ai pagamenti dei giorni di ferie è stato tempestivamente pubblicato sull’Intranet e che il conseguente processo di negoziazione è stato oggetto di informazione periodica per tutti i dipendenti interessati. Inoltre, di recente, la compagnia ha stipulato ulteriori contratti collettivi con i comitati aziendali interni e i relativi sindacati più rappresentativi del settore – Anpav per gli assistenti di volo e Anpac per i piloti – prevedendo diverse misure, finalizzate a preservare i posti di lavoro di tutti i dipendenti e a un aumento del trattamento economico. Questi accordi sono la prova evidente dell’alto livello di tutela dell’ambiente di lavoro e della promozione delle migliori condizioni giuridiche ed economiche possibili, attraverso stipendi in linea con la media di mercato e l’interazione quotidiana, in lungo un percorso di crescita condivisa. Alla luce di quanto sopra, Vueling Airlines si augura che in data 2 dicembre 2022 l’attività dei voli possa essere svolta regolarmente”.

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L'Autore

Gabriele Simmini
Gabriele Simmini

Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.

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