No americani, no party? Aspettiamo a trarne conseguenze definitive, ma i prezzi elevati terranno al di là dell’Oceano sempre più turisti a stelle e strisce in estate, stando alla Summer Travel Survey 2024 di Deloitte, report in controtendenza riportato da Travel Weekly. Con inevitabile ricasco anche per i viaggi in Italia.
Insomma, snocciolando le cifre, il 48% degli americani prevede di viaggiare e soggiornare in alloggi a pagamento quest’estate. Cifra che testimonia un leggero calo rispetto al 2023, a conferma del fatto che sono molti quelli che pensano di restare a casa, il 32%, spaventati dai costi delle vacanze, vale a dire +8% rispetto alla scorsa estate.
Il segno meno tocca anche altre voci. Per Deloitte la percentuale di americani che partirà per viaggi di piacere scenderà leggermente, -2 % rispetto al 2023. Nel complesso, diminuiranno le vacanze: 2,3 viaggi rispetto ai 3,1 del 2023.
Analizziamo nel dettaglio quali siano i costi che frenano la voglia di viaggiare fuori dagli States. Indice puntato contro la tariffa media giornaliera (Adr) negli hotel e i biglietti aerei nazionali di luglio, destinati entrambi ad aumentare del 3%. Rincari che, secondo Deloitte, scoraggiano un numero maggiore di americani a basso reddito, mentre quelli ad alto reddito costituiranno la quota maggiore di chi si metterà in viaggio in estate, il 44% contro il 35% nel 2023.
Meno americani in giro potrebbe significare anche meno americani in Italia, nonostante il report Travel Trends 2024 di Mastercard Economics Institute, per ora, indichi il contrario: solo nei primi tre mesi del 2024, infatti, sono proprio i viaggiatori provenienti dagli Usa a guidare il consolidamento del turismo nel nostro Paese, 15,9 milioni.
A fine aprile anche Enit aveva confermato che erano proprio gli americani i turisti più assidui per le vacanze primaverili: 32mila prenotazioni aeree, il 13,3% sul totale estero. «In particolare – aveva sottolineato il presidente, Alessandra Priante – da Los Angeles, Chicago, Boston e Miami»
Americani o no, l’Italia resta comunque, sempre secondo Mastercard Economics, la quarta destinazione globale di tendenza dopo Giappone, Irlanda e Romania. E scusate se è poco. L’estate dirà il resto.