Se l’aeroporto fa il tour operator: il caso Forlì
Un tour operator fatto in casa per incrementare il traffico, sostenere la filiera delle agenzie dell’intera aerea romagnola e per far decollare una propria compagnia aerea, seppur virtuale. È il progetto GoTo Travel lanciato da F.A. srl, la società di gestione privata dell’aeroporto di Forlì, che verrà presentata a breve al mercato italiano (e non solo) “per dare ulteriore slancio alla crescita del traffico passeggeri outgoing ed incoming”.
«L’idea è nata facendo tesoro delle esperienza del passato – racconta Andrea Gilardi, business aviation, communication
e marketing director dello scalo di Forlì – le negoziazioni tra aeroporti medio-piccoli e vettori in alcuni casi sono molto intense e alla fine lo scalo riesce a ottenere poche rotte e destinazioni in orari e giorni che spesso non rispondo alle esigenze del mercato. Noi invece riteniamo di conoscere ormai molto le realtà della nostra area geografica ed economica di riferimento e abbiamo pensato di farci in casa un t.o. e una compagnia aerea: non vogliamo fare concorrenza agli altri vettori e nemmeno alle agenzie sul territorio, vogliamo offrire più opportunità».
Per il manager, inoltre, c’è un tema di reputation molto importante: «Negli ultimi mesi abbiamo portato a Forlì vettori come Ryanair e Aeroitalia, ma con questo progetto vogliamo attivare un booster importante con il vantaggio che l’aeroporto si assume tutta la responsabilità sui servizi, gli operativi, i pacchetti e l’organizzazione. In tempi di “caos aeroporti” è importante che un’infrastruttura si assuma la responsabilità di far viaggiare e assistere i propri clienti, garantendo prodotto e servizio in prima persona».
Dietro alla nascita del t.o. infatti si nasconde una compagnia aerea virtuale, GoTo Fly, che decollerà ufficialmente il 26 marzo 2023 e ha già un obiettivi chiari e definiti. «La previsione di volumi nel primo anno è di 135mila passeggeri e opereremo con 2 aeromobili. Il network si baserà sul traffico leisure estivo – Italia balneare e qualcosa di estero – e un po’ di traffico etnico e religioso. Tutto sul corto-medio raggio», precisa Gilardi che ha attraversato negli anni alcuni tra i maggiori player turistici italiani, da Alpitour fino all’ultima esperienza in Uvet.
GoToFly, essendo una compagnia aerea virtuale, si appoggia a un vero e proprio vettore dotato di Coa (Certificato di operatore aereo) che verrà annunciato nelle prossime settimane, «ma è un marchio commerciale di GoTo Travel srl– società controllata al 100% da F.A. srl – che opera con licenza da t.o. e gestirà tutta la parte marketing ovvero frequenze, rotte, commercializzazione e prezzi – sottolinea Gilardi – Abbiamo studiato un operativo di rotte in partenza principalmente dall’aeroporto di Forlì, ma il t.o. potrà cogliere tutte le opportunità del mercato (charter, voli ad hoc, voli per conto terzi) ed è già stato stipulato un accordo con AeroCrs, società leader per i software Gds dedicati a compagnie aeree virtuali e vettori medio-piccoli, per la vendita dei biglietti nei circuiti B2B».
L’obiettivo dell’aeroporto di Forlì, quindi, è sviluppare una vera e propria attività di tour operating – GoTo Travel ha aderito al fondo di garanzia contro l’insolvenza Vacanze Garantite – che faccia da “stampella commerciale per vendere più posti voli non limitandosi quindi ai soli movimenti ondivaghi delle varie compagnie aeree che lasciano e prendono aeroporti di stagione in stagione.
«Ma non c’è nessuna pretese di fare concorrenza alla filiera, anxi vogliamo portare vantaggi alle agenzie del nostro territorio– precisa il manager ex Uvet – Credo che il t.o. potrà pesare attorno al 10% dei volumi totali, mentre il 90% dalla vendita di biglietteria resta una prerogativa del B2c, degli operatori charter, delle agenzie e delle compagnie aeree. GoTo Travel venderà infatti solo B2B: come partner per tecnologia e gestionale è stato scelto EasyTO di Travel Software».
A breve, quindi, è previsto il lancio del sito web che disporrà anche di una speciale area dedicata alle agenzie di viaggi con possibilità di accesso a tariffe dedicate. Inoltre, il cliente privato potrà verificare la disponibilità e preventivare le proprie vacanze online, ma per poter completare l’acquisto dovrà rivolgersi alla rete di adv codificate.
L’esperimento di Forlì, quindi, sembra essere un’avanguardia per cercare nuovi modelli di business per il settore aviation, soprattutto per quelle realtà medio-piccole che sono diffuse nel territorio italiano. «Sappiamo che per molti vettori lo scalo di Forlì non è certo in cima ai loro pensieri, noi e il nostro territorio invece siamo la nostra prima priorità. Ora come F.A. srl abbiamo ottenuto anche la concessione per la gestione dello scalo per 30 anni: questo ci permetterà di pianificare e lavorare su progetti di lungo termine per far crescere servizi, accessibilità e network. Rispetto al classico modello di cofinanziamento dei vettori; il progetto GotTo Travel può usufruire di una gestione dei ricavi e delle vendite completamente diversa. Avremo certamente dei costi, come gli abbiamo avuti cofinanziando altre compagnie aeree; ma saremo artefici anche della parte dei ricavi e il lavoro da t.o. sarà un biglietto da visita unico e fondamentale per tutte le operazioni dello scalo», conclude Gilardi.
Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.
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