by Redazione | 30 Aprile 2019 6:45
Gli aeroporti di Roma e Milano, Fiumicino e Malpensa, hanno chiuso in bellezza i bilanci economici e di passeggeri per il 2018 e si preparano a consolidare i loro primati. Ma le due società di gestione, Sea Milano e Aeroporti di Roma, stanno mettendo a punto tutti gli accorgimenti per affrontare al meglio la stagione estiva.
La sfida per Sea è il maxi trasloco di tre mesi (27 luglio-26 ottobre) di aerei, personale e indotto a Malpensa da Linate, che chiuderà per il rifacimento della pista. Secondo FlightGlobal, infatti, nella stagione estiva 2019 (aprile-ottobre) Malpensa sarà tra gli scali più grandi d’Europa quello con il terzo tasso di crescita maggiore dei posti offerti (+12%) dopo Mosca e Vienna, ma il primo se si considerano i 90 giorni di stop di Linate (+23,9%).
Ma come si gestiranno i 25mila passeggeri in più che ogni giorno saranno dirottati a Malpensa? Con la comunicazione preventiva e la maggiore capacità dei treni che arrivano in aeroporto. «Trenord ha confermato il raddoppio della capacità in termini di posti per i Malpensa Express, auspichiamo però anche un aumento delle corse», ha detto l’amministratore delegato di Sea, Armando Brunini, che ha anche annunciato l’avvio di una campagna di informazione con suggerimenti pratici come presentarsi con largo anticipo ai check in e preferire l’autostrada A4, al posto della A8, per chi arriva in auto.
«Metteremo a disposizione sei gate attualmente inutilizzati e stiamo lavorando ad una formazione a hoc del personale di Linate che in quei mesi opererà a Malpensa». Per Aeroporti di Roma, invece, Fiumicino spicca con il record di 43 milioni di passeggeri nel 2018 e il premio come miglior aeroporto europeo per la qualità dei servizi assegnato da Aci (Airport Council International).
Negli ultimi anni Fiumicino ha curato i servizi dedicati alla puntualità e alla gestione dei flussi: dai varchi elettronici per il controllo dei passaporti al sistema dei parcheggi vicino ai terminal fino alle performance sui bagagli disguidati. Se l’incognita è legata, però, al mese di agosto, quando bisognerà evitare i disagi legati a cancellazioni e scioperi, la certezza è che entro il 2030, l’hub dovrebbe ospitare circa 100mila viaggiatori: la necessità, quindi, sarà quella di avere un terzo scalo (Fiumicino Nord) per far fronte alla sfida con i grandi aeroporti europei.
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