by Redazione | 21 Marzo 2017 7:00
Oltre un milione e duecentomila viaggiatori hanno visitato la Serbia nel 2016, un 13 per cento in più rispetto all’anno precedente. L’Italia, dopo la Germania, è stato il paese che ha fatto registrare un incremento degli arrivi del 7 per cento e del 6 per quanto riguarda i pernottamenti. Ma sono cresciuti anche tutti i mercati turistici target: i cinesi del +29%, i canadesi del +9%, i russi del +6%, lievemente i giapponesi con +1%, oltre il +16% gli americani.
«Il record del 2016 vuole essere un traguardo di partenza per il prossimo quinquennio che si concluderà nel 2021 quando Novi Sad sarà Capitale europea della cultura – ha dichiarato Marija Labovic, direttore dell’Ente nazionale del turismo della Serbia – Al trend positivo sta contribuendo anche la compagnia di bandiera Air Serbia che a giugno inaugurerà il volo Venezia-Belgrado, favorendo così un ulteriore sviluppo dei flussi turistici dall’Italia».
La promozione turistica del 2017 dell’Ente si concentra sul Danubio, che con i suoi 588 chilometri completamente navigabili, attraversa la pianura pannonica, toccando Novi Sad e Belgrado fino alle Porte di Ferro, il più grande canyon in Europa e la gola di Đjerdap. Confermati per l’estate i grandi appuntamenti della cultura, delle arti e del folclore.
Tra il 5 e il 9 luglio all’Exit Festival alla Fortezza di Petrovaradin a Novi Sad sono attesi i protagonisti della musica pop ed elettronica contemporanea. Nel sud-ovest della Serbia, invece, tra il 9 e il 13 agosto, suoneranno le trombe di tutto il paese e tutto il mondo al Festival di Guça.
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