by Gabriele Simmini | 18 Ottobre 2018 7:00
Lo scorso anno era stato il biglietto da visita della nuova Settemari targata Uvet: prezzo finito con quote chiare sul catalogo e niente adeguamento carburante. Ora, dopo i primi dodici mesi chiusi con una crescita del fatturato del 20%, il ceo Ezio Birondi non cambia la sue idee, ma affina la sua proposta.
«Continueremo a stare sulle agenzie, perché è quello che sappiamo fare, ma le adv non sono tutte uguali. Per questo, con il lancio del catalogo annuale lo scorso settembre, abbiamo modificando la politica commerciale: il prezzo finito senza adeguamento carburante continua a essere la nostra forza ma verrà offerto solo alle agenzie Settemari Selection. Alle altre no».
Il principio di selezione sarà in base al fatturato e alla territorialità delle agenzie di viaggi dove la penetrazione di Settemari è più forte. «Vogliamo lavorare con tutti, ma lavorare ancora meglio con chi è partner forte del nostro progetto». Le Selection, al momento, sono poco più di 400 «ma non c’è un limite: l’importante è credere nella partnership e nel prodotto Settemari. Le agenzie muoiono di preventivi, il prezzo fisso per un adv, invece, è sinonimo di rapidità, efficienza e trasparenza».
Trasparenza che è l’asse portante del nuovo catalogo del t.o. che vede la new entry Maldive oltre al ritorno delle crociere sul Nilo e il raddoppio dei SettemariClub a Zanzibar, Maiorca e Ibiza.
Questa attitudine fa rima con il ruolo sempre più importante del reparto commerciale, in controtendenza rispetto al alcune dinamiche del mercato attuale: «Abbiamo 10 agenti monomandatari più altra forza vendita sul territorio: considero i promoter i “medici” delle agenzie, fanno la diagnosi, conoscono il prodotto. Il loro ruolo è fondamentale per un tour operator».
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