Sono più del 60% le persone che dichiarano di aver voglia di partire in vacanza all’estero, anche se sul timing di prenotazione il campione si spacca. È uno dei risultati emersi dall’indagine qualitativa sull’attuale propensione ai viaggi, ha coinvolto gli utenti social di Settemari, Amo il Mondo e Jump.
Si tratta di una ricerca qualitativa messa a punto dal marketing department Settemari, finalizzata a raccogliere informazioni circa il sentiment nei confronti dei viaggi. Partendo da un’analisi approfondita dei bisogni e aspettative del target, la ricerca si pone l’obiettivo di individuare le Usp (Unique Selling Proposition) da proporre al mercato e le leve che potrebbero incentivare le prenotazioni.
La survey è stata realizzata nelle scorse settimane su un campione coinvolto in un questionario online, attraverso i canali social aziendali. Di seguito i principali dati emersi sui temi analizzati.
DESIDERATA VS INCERTEZZA DEL MOMENTO. La voglia di vacanza è ancora lì, tra i desideri della maggior parte del campione indagato che, per circa il 60% ha risposto che partirebbe anche a breve, non del tutto intimorita (il dato è del 67%) dalla richiesta di effettuare un tampone in partenza o in arrivo di destinazione, diventato ormai una normalità anche in Italia.
TIPOLOGIA DELLA VACANZA. Il campione preferisce immaginare una vacanza al caldo (74%) in destinazioni balneari piuttosto che weekend fuori porta o visite alle città d’arte italiane o a capitali europee. Alla vacanza attiva, culturale o alla montagna, lo stesso campione preferisce per l’81% il mare, anche in destinazioni lontane, spiagge deserte e assolate.
ASSICURAZIONE. Valutata in modo estremamente positivo (al 66,5%), la proposta di poter abbinare al viaggio un’assicurazione integrativa anti Covid in grado di assistere i clienti nel pre-durante e post vacanza.
TIMING DI PRENOTAZIONE. Sebbene la combinata di offerte interessanti e assicurazione sanitaria ad ampia copertura, raccolgano più del 75% dei consensi come incentivazione alla prenotazione, il campione si spacca sul timing. Il 25,2% si dichiara pronto a partire anche subito, il 40,6 % dichiara di voler attendere l’evolversi della situazione e il 34,2% attenderà i primi mesi del 2021.