by Redazione | 12 Ottobre 2020 11:41
Sono più del 60% le persone che dichiarano di aver voglia di partire in vacanza all’estero, anche se sul timing di prenotazione il campione si spacca. È uno dei risultati emersi dall’indagine qualitativa sull’attuale propensione ai viaggi, ha coinvolto gli utenti social di Settemari, Amo il Mondo e Jump.
Si tratta di una ricerca qualitativa messa a punto dal marketing department Settemari, finalizzata a raccogliere informazioni circa il sentiment nei confronti dei viaggi. Partendo da un’analisi approfondita dei bisogni e aspettative del target, la ricerca si pone l’obiettivo di individuare le Usp (Unique Selling Proposition) da proporre al mercato e le leve che potrebbero incentivare le prenotazioni.
La survey è stata realizzata nelle scorse settimane su un campione coinvolto in un questionario online, attraverso i canali social aziendali. Di seguito i principali dati emersi sui temi analizzati.
DESIDERATA VS INCERTEZZA DEL MOMENTO. La voglia di vacanza è ancora lì, tra i desideri della maggior parte del campione indagato che, per circa il 60% ha risposto che partirebbe anche a breve, non del tutto intimorita (il dato è del 67%) dalla richiesta di effettuare un tampone in partenza o in arrivo di destinazione, diventato ormai una normalità anche in Italia.
TIPOLOGIA DELLA VACANZA. Il campione preferisce immaginare una vacanza al caldo (74%) in destinazioni balneari piuttosto che weekend fuori porta o visite alle città d’arte italiane o a capitali europee. Alla vacanza attiva, culturale o alla montagna, lo stesso campione preferisce per l’81% il mare, anche in destinazioni lontane, spiagge deserte e assolate.
ASSICURAZIONE. Valutata in modo estremamente positivo (al 66,5%), la proposta di poter abbinare al viaggio un’assicurazione integrativa anti Covid in grado di assistere i clienti nel pre-durante e post vacanza.
TIMING DI PRENOTAZIONE. Sebbene la combinata di offerte interessanti e assicurazione sanitaria ad ampia copertura, raccolgano più del 75% dei consensi come incentivazione alla prenotazione, il campione si spacca sul timing. Il 25,2% si dichiara pronto a partire anche subito, il 40,6 % dichiara di voler attendere l’evolversi della situazione e il 34,2% attenderà i primi mesi del 2021.
«Ciò che risalta da questa recente survey è senza dubbio uno scollamento fra il desiderata dei nostri clienti e la realtà – commenta Chantal Bernini, marketing e communication manager di Settemari – La voglia di scoprire in mondo non è passata, ma i clienti non sono pronti a prenotare, ed è in questo gap che gli sforzi dei tour operator e associazioni di categoria dovrebbero concentrarsi, magari con una grande campagna di comunicazione sul tema della sicurezza, che dovrebbe fare a braccetto con l’approvazione dei noti corridoi sicuri. Perché la realtà è che oggi, con le misure precauzionali prese nel nostro Paese in partenza, nei trasferimenti collettivi, nelle misure di distanziamento e protezione nei villaggi turistici in ogni parte del mondo, viaggiare in sicurezza è possibile».
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