Shiruq by Mappamondo, le ragioni dell’operazione
Gli unique trails esistevano già nella programmazione di Mappamondo, ma con l’acquisizione del marchio Shiruq dal 2 gennaio prossimo l’operatore romano lancia un prodotto nuovo, culturale, «che su internet non trovi», spiega il presidente e ad Andrea Mele, «una questione di grande serietà professionale e motivata dalla comune passione per viaggi con garanzie e qualità che può dare solo il tour operating puro». Un affare di orgoglio, sottolinea Mele, più che di soldi, che – per il biennio 2024-2025 – quantifica in 3 milioni di fatturato per il marchio Shiruq by Mappamondo, con crescita più forte del prodotto culturale, finora poco esplorato e destinato ad ampliare il proprio portfolio.
Altra parte dell’analisi fatta sull’unione dei due marchi riguarda il mercato agenziale, canale pressoché esclusivo di vendita per Mappamondo e poco presente invece per Shiruq: «Ma lo spazio c’è e questa sarà la nostra missione – continua Mele – con la peculiarità dei viaggi culturali coadiuvata da una sinergia commerciale forte di 10 agenti su tutto il territorio nazionale, Sicilia e Triveneto compresi da gennaio, attivi su viaggi anche in altre destinazioni».
Fatti salvi i primi 3 mesi di riorganizzazione per offrire un prodotto in linea con Mappamondo, l’entrata a pieno regime dell’integrazione della linea Shiruq nella programmazione dell’operatore romano è prevista per la prossima estate, con lancio in Bit e successivi eventi anche di formazione, a partire dalla Sicilia.
Lo staff di Shiruq rimane, trasferito negli uffici di Mappamondo a Milano. Alla sua guida sempre la direttrice Francesca Lorusso, che dichiara: «Siamo entusiasti della nuova era, per il rispetto e l’empatia dimostrata per la nostra filosofia che ci ha reso un riferimento per i nostri clienti, viaggiatori esperti e informati». Confermata nel 2024 la programmazione: Marocco (viaggi guidati e self drive), Algeria (patrimonio archeologico e deserto), Egitto (due navigazioni classiche e una meno nota sul lago Nasser), Arabia Saudita, Cina (con navigazione sul fiume Azzurro). Poi Europa, Africa occidentale, Centro e Sudamerica, il Sud Est asiatico e l’Oriente di Mappamondo con le nuove destinazioni Laos, Cambogia, Indonesia e Giappone.
Prima del brindisi augurale a Milano, la conclusione di Mele: «C’è un mondo davanti, con diversificazione del business perché nuovo e un allargamento della visione, sempre con i piedi per terra e massima attenzione alla qualità». E il commiato di Elena Valdata, ex titolare di Shiruq: «Quando si ama qualcuno o qualcosa si desidera metterlo in buone mani. Io l’ho fatta nascere, ma non crescere. Sotto la guida di Andrea Mele e la sua azienda ci sarà un buon futuro». Un gran bel augurio in un momento difficile.