Sicilia, ok alla riforma delle strutture ricettive. Ecco cosa cambia

Sicilia, ok alla riforma delle strutture ricettive. Ecco cosa cambia
13 Febbraio 09:41 2025 Stampa questo articolo

Più regole, maggiore qualità e un settore turistico che ambisce a essere più competitivo. Con il via libera dell’Assemblea Regionale, la Sicilia si dota di una nuova legge che mira a rivoluzionare il sistema delle strutture turistiche e ricettive.

Dopo un lungo iter, il provvedimento introduce norme chiare sulla classificazione degli alberghi, nuovi obblighi per gli operatori e controlli più rigorosi. L’obiettivo? Dare ordine al settore e garantire servizi migliori ai visitatori, puntando su trasparenza e qualità.

Il testo, promosso dall’Assessorato regionale al Turismo, disciplina in modo organico le diverse tipologie di strutture ricettive, suddividendole tra alberghiere (come hotel, residenze turistico-alberghiere e condhotel) ed extra-alberghiere (affittacamere, B&B, case vacanza, agriturismi, campeggi, ostelli, rifugi escursionistici e nuove categorie come i “boat and breakfast”).

Tra le misure più rilevanti: viene ribadito l’obbligo per tutte le strutture, in linea con le disposizioni nazionali, di dotarsi del Codice identificativo nazionale (Cin), che dovrà essere esposto e indicato in ogni pubblicità; una nuova classificazione, con procedure più rigorose per assegnare le stelle agli hotel e standard chiari per tutte le strutture.

Ancora, sono previsti controlli e sanzioni: il Dipartimento regionale del Turismo avrà poteri ispettivi per verificare il rispetto delle regole. Prevista inoltre l’obbligatorietà della copertura assicurativa in alcuni casi specifici. Infine, il monitoraggio turistico: vanno comunicati i dati statistici sui flussi di visitatori.

L’assessore al Turismo, Elvira Amata, ha sottolineato l’importanza della legge, frutto di un confronto con le associazioni di categoria: «Questa norma risponde alle attuali esigenze del settore e contribuirà a riordinare in maniera funzionale l’intero comparto ricettivo, con l’ulteriore vantaggio di assicurare un monitoraggio più scrupoloso dell’andamento dei flussi turistici nella loro piena ed effettiva consistenza».

Non basta che attendere l’attuazione della riforma, con regole certe per gli operatori e servizi all’altezza delle aspettative per i turisti.

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Massimo Prestia
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