Sicilia, più voli da Comiso per il centro-nord con Aeroitalia
Comiso come vero e proprio “hub” invernale per Aeroitalia, che ha posizionato due aeromobili nel piccolo ma strategico scalo del sud Italia. Da qui verranno effettuati collegamenti verso Roma, Bergamo e altre città del centro-nord, aprendo così la sua Winter con nuove rotte.
Per l’amministratore delegato del vettore, Gaetano Intrieri, «l’ampliamento delle operazioni a Comiso è un passo importante per la crescita di Aeroitalia. Con due aeromobili fissi in aeroporto, rafforziamo la nostra rete, mantenendo la puntualità al centro del nostro servizio. Le nuove rotte verso Firenze, Cuneo, Parma e Perugia confermano il nostro impegno per un servizio più efficiente a beneficio di viaggiatori e territorio».
«Per noi – ha aggiunto Nico Torrisi, amministratore delegato di Sac, la società che gestisce lo scalo – Aeroitalia rappresenta un partner strategico con cui abbiamo costruito una collaborazione fruttuosa e promettente. La presentazione delle nuove rotte e dei due aerei basati presso lo scalo di Comiso segna un passo significativo verso il rafforzamento della connettività nella nostra regione. Aeroitalia ha investito enormemente non solo su Comiso, ma anche nel resto della Sicilia, contribuendo in modo sostanziale alla crescita economica e turistica del nostro territorio».
«Questo – conclude Torrisi – è un esempio lampante di come la sinergia tra le compagnie aeree, gli stakeholder e le autorità locali possa generare opportunità concrete per tutti. È necessario però garantire una continuità territoriale efficace e quindi che il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, insieme all’Unione Europea, sblocchi le questioni legate ai collegamenti aerei».
Torrisi ha poi osservato: «Per la crescita di tutto il territorio poi è importante la tematica dell’intermodalità, un aspetto cruciale per il futuro del trasporto nella nostra regione. Come gestore aeroportuale, Sac è impegnata a investire con dedizione: il governatore Schifani ha già stanziato 20 milioni di euro per il cargo e 30 milioni per le infrastrutture. Tuttavia, è essenziale che tutti gli attori coinvolti nel settore dei trasporti si uniscano in uno sforzo collettivo per migliorare le infrastrutture e i servizi».