Meno controlli negli aeroporti minori degli Stati Uniti. Se approvata, la proposta avanzata dalla Transportation Security Administration secondo quanto riportato dalla Cnn, è di quelle che potrebbero in un colpo solo annullare tutti gli sforzi che, da anni, si compiono nelle aerostazioni per combattere la minaccia del terrorismo.
In una parola, la Tsa vorrebbe eliminare, in tutto o in parte, i controlli di sicurezza in una serie di piccoli scali americani, per concentrare invece le risorse su quelli di più grandi dimensioni. In totale, prosegue la Cnn citando fonti interne all’amministrazione per la sicurezza nei trasporti, sarebbero circa 150 gli aeroporti interessati da tali misure, scali in cui sono soliti operare aeromobili capaci di trasportare al massimo una sessantina di passeggeri.
Da parta sua, in una nota ufficiale, la Transportation Security Administration ha affermato che «nessuna decisione è stata ancora presa», e che ogni cambiamento in tale senso, «verrà preso per meglio allocare le limitate risorse disponibili, senza per questo compromettere gli standard di sicurezza per i viaggiatori».
Per il momento, infatti, non si hanno notizie dello stato di avanzamento della proposta, né tantomeno delle possibili reazioni che potrebbero venire dall’amministrazione Trump, fino ad ora fortemente impegnata, proprio insieme alla Tsa, nel tentativo di rendere sempre più efficienti i controlli aeroportuali.
Del resto, non è certo la prima volta che la Transportation Security Administration si fa portatrice di misure controverse in tema di sicurezza dei voli. Nel 2013, ad esempio, la stessa agenzia aveva proposto di reintrodurre la possibilità – esattamente come si faceva prima dell’11 settembre 2001 – di portare a bordo coltelli di piccole dimensioni.
In quell’occasione poi, la misura non aveva avuto seguito, ma la Tsa aveva ricevuto dal Congresso una budget aggiuntivo. Il risultato che, stando alla Cnn, sarebbe il vero obiettivo anche di questa nuova iniziativa.