Slovenia, Aljosa Ota: «Arrivi stranieri al 70%, italiani in recupero»
«La ripresa della Slovenia post Covid è stata più forte della media europea, abbiamo già superato i dati del 2019 con 6,2 milioni di arrivi nel 2023 e 16 milioni di pernottamenti, con una crescita rispettivamente del 5,5% e del 3,5% sui valori dello stesso periodo del 2022», così il direttore dell’Ente Sloveno per il Turismo, Aljosa Ota, che sottolinea la performance fatta registrare dal Paese nel 2023.
Ad aumentare è stata soprattutto la parte estera, i pernottamenti degli stranieri hanno superato di quasi il 2% i livelli pre pandemia. E dunque oggi i turisti internazionali rappresentano il 70% del totale, con l’estate momento di maggior afflusso, scelta da quasi 6 milioni.
«Con fierezza posso dire che siamo riusciti a mantenere l’Italia al secondo posto dopo la Germania e abbiamo ancora potenziale, perché siamo ancora sotto del 16% rispetto al 2019, con 650mila arrivi dal Belpaese l’anno scorso». Si ridistribuisce dunque la proporzione degli arrivi, dopo l’ascesa inevitabile di quelli domestici nell’immediato periodo post Covid.
A livello di distribuzione, il 35% dei turisti ha scelto le località montane, i si riferisce a comuni montani, il 16% per cento ha scelto il mare e un altro 20% la capitale Lubiana. I segmenti che hanno corso maggiormente sono stati dunque l’outdoor, il mare e l’esplorazione urbana.
«Da gennaio a novembre 2023 il valore aggiunto del turismo è stato di 3,08 miliardi di euro, ovvero il 10% in più dello stesso periodo del 2022. Attualmente il turismo contribuisce per circa il 10% per cento al Pil nazionale, e si tratta di dati che ci confortano, vuol dire che stiamo investendo e stiamo avendo il giusto ritorno. Merito di destagionalizzazione e impegno sulla sostenibilità, a partire dal marchio Slovenia Green che certifica destinazioni e strutture, basato su 84 criteri su standard internazionali Gstc. Dalle quattro del 2015, quando abbiamo iniziato, oggi sono oltre 59 le destinazioni certificate e 250 le strutture turistiche certificate, cui si aggiungono 67 ristoranti, 4 parchi, 9 agenzie di viaggi, 13 attrazioni e due spiagge in Istria slovena».
Ora nel 2024 le attività saranno puntate sul tema della cultura: «Vogliamo aumentare l’attrattività della Slovenia come destinazione culturale e lo faremo anche attraverso dei narratori ambassador, e sviluppando il tema in vari filoni, come belle arti, street art, letteratura, fotografia, design, musica moda e cinema».
E crescono le attese per l’annunciato collegamento alta velocità di Trenitalia diretto da Milano a Lubiana. La tratta dal capoluogo meneghino fino a Trieste, già attiva con tre corse giornaliere in Frecciarossa, proseguirà poi con due collegamenti al giorno fino alla capitale slovena. «Non ci sono ancora date certe e si presume che debutterà tra fine anno e 2025», spiega il direttore.