Slovenia, mezzo milione di arrivi dall’Italia
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L’Italia si conferma uno dei mercati prioritari, il secondo per l’esattezza per numero di arrivi e pernottamenti, per il turismo sloveno con 523mila arrivi nel 2024 dal nostro Paese.
Tanti sono stati i turisti italiani in visita al Paese, molto amato ormai anche per la sua reputazione di destinazione leader dell’ospitalità green, che hanno rappresentato il 10% del mercato estero, con un incremento del 2,6% rispetto all’anno precedente e con un aumento dei pernottamenti in particolare dell’1,6% (1,1 milioni).
Anche nel 2025 l’Italia per la Slovenia sarà un mercato strategico, con iniziative previste mirate a rafforzare ulteriormente i legami turistici tra i due Paesi, grazie anche alle città di Nova Gorica e Gorizia che condividono il titolo di Capitale Europea della Cultura.
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Aljoša Ota direttore Ente Turismo Sloveno
«Ci aspettiamo una crescita significativa negli arrivi e nei pernottamenti grazie a Nova Gorica-Gorizia Capitale Europea della Cultura 2025. Questo evento unico attirerà un vasto pubblico internazionale, con un forte impatto positivo sul turismo e sull’economia locale. Nova Gorica potrà essere, inoltre, un punto di partenza strategico per un viaggio più articolato alla scoperta di tutto il territorio sloveno», dichiara Aljoša Ota, direttore dell’Ente sloveno per il turismo che celebra nel 2025 i suoi primi trent’anni di attività, e guarda al futuro con ottimismo, perché il Paese dimostra di essersi ampiamente ripreso dopo il Covid.
Nel 2024 la Slovenia ha infatti fatto registrare un ulteriore incremento, rispetto al 2023, con 6,6 milioni di arrivi in totale e 16,85 milioni di pernottamenti totali, con una crescita dall’estero del +8,5% di arrivi e il +6,9% di pernottamenti.
In particolare, i mercati cresciuti di più sono quelli emergenti, tra cui quello polacco e quello statunitense, bene anche i mercati di prossimità come quello croato (+17% sugli arrivi e +13% sui pernottamenti) e quello ungherese (+10% su entrambi i valori).
Per quanto riguarda i mercati storici, la Germania cresce del 3% e l’Austria del 5,2% sugli arrivi e del 4% sui pernottamenti.
«In termini di arrivi e pernottamenti, lo scenario sloveno supera ancora una volta, nel complesso, il 2019. Stiamo assistendo a una crescita moderata e costante, ma la nostra attenzione va oltre i numeri. In linea con la strategia turistica adottata, la Slovenia sta dando priorità alla qualità, con l’obiettivo di attrarre ospiti più esigenti, offrire esperienze indimenticabili ai visitatori nazionali e internazionali e, soprattutto, massimizzare il valore aggiunto per la nostra economia», sottolinea Ota.