by Giorgio Maggi | 15 Dicembre 2017 11:45
Entro il 2022 l’investimento arriverà a quota 120 milioni di euro da destinare a progetti di ristrutturazione delle strutture alberghiere, valorizzazione del territorio e incremento delle attività di intrattenimento. Smeralda Holding, con il suo portfolio composto tra l’altro da quattro hotel (Cala Di Volpe, Romazzino, Pitrizza e Cervo), dalla Marina di Porto Cervo e dal Pevero Golf Club, pensa al futuro e punta sulla voglia di Costa Smeralda che i big spender di mezzo mondo continuano ad avere.
«Si tratta di un luogo in cima ai pensieri del segmento lusso di vari paesi. Basti pensare che in termini di fatturato, per noi ai primi posti ci sono mercati come quello russo, ucraino, azero, mediorientale. Anche se in termini di presenza sono davanti Paesi come gli Usa e quelli del Vecchio Continente», spiega in un incontro a Milano, Mario Ferraro, amministratore delegato di tutte le società operative del Gruppo e vicepresidente del Consorzio Costa Smeralda. E proprio per rimanere in vetta alle preferenze delle destinazioni top – «tra gli obiettivi c’è anche l’allungamento della stagionalità e una maggiore presenza del segmento Mice» – la holding ha predispoto un piano di investimenti che già nel 2018 prevede lo stanziamento di 30 milioni di euro.
Il Cala di Volpe, ad esempio, avrà 70 camere completamente rinnovate, sarà aperta una Spa al Romazzino e riaperta quella del Pitrizza per dare risposte alla sempre crescente domanda di wellness, mentre sarà realizzato un beach club al Cala di Volpe e rinnovato il Cala Petra Ruja. Il piano di lavori prevede l’esecuzione di almeno il 30% delle opere prima della stagione estiva, il 70% entro la fine del 2018. Il Gruppo, inoltre, punta a una diversificazione dell’offerta dei 20 ristoranti e dei bar, attraverso lo sviluppo dell’enogastronomia locale e l’introduzione dei concept distintivi di brand della ristorazione internazionale (tra cui Novikov).
Per quel che riguarda le presenze durante il periodo estivo, Smeralda Holding ha registrato una crescita di oltre il 7% rispetto al 2016 (con un picco del +9,1% per l’Hotel Cala di Volpe), grazie alla decisione strategica di allungare di circa cinque settimane il periodo di apertura e di chiusura degli hotel – generando un effetto positivo anche sul bilancio del Gruppo, che stima di chiudere l’esercizio 2017 con 94,6 milioni di euro di ricavi (+8,5% rispetto al 2016) e un Ebitda a 28,9 milioni di euro, in aumento del 15,9%. Intanto, è da poco andato online anche il nuovo sito di Smeralda Holding[1]
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