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Sos lavoro, Alpitour e Ávoris: «I giovani devono innamorarsi del turismo»

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Più che gli alti guadagni è il tempo libero la priorità dei giovani che si affacciano nel mondo del lavoro e questo è alla radice del deficit occupazionale nel turismo. È il pensiero di Gabriele Burgio, presidente di Alpitour World, intervenuto insieme a Juan Carlos González, direttore generale di Ávoris (Gruppo Barceló), al Travel Innovation Summit, che si è tenuto a Madrid durante l’ultima edizione di Fitur. Secondo il numero uno del primo polo italiano del turismo, una delle grandi sfide del turismo risiede proprio nel recuperare questo gap occupazionale anche attraverso un mirato utilizzo dell’innovazione.

In particolare, parlando dell’attuale crisi delle risorse umane nel settore, il presidente di Alpitour ha commentato che il problema di fondo risiede nella motivazione dei giovani: «Le priorità sono cambiate. Non sono più il successo o il guadagno, ma il tempo libero». Concetto condiviso dal dg di Ávoris, che ha aggiunto: «Appurato che non si tratta di una questione salariale, dobbiamo riconquistare i giovani, riavvicinarli al nostro settore puntando sulla passione per le professioni turistiche. I giovani devono “innamorarsi” del mondo dei viaggi. E per attirare talenti dobbiamo affrontare la vera questione strutturale che è la collaborazione con le università, con i centri di formazione».

Nel confronto tra i due big player del turismo organizzato, riportato dal giornale trade spagnolo Hosteltur, è stato poi affrontato il tema della strategia rivolta al consolidamento delle posizioni conquistate sul mercato. In questo ambito Burgio ha sottolineato che per mantenere certi primati «è fondamentale rimane connessi con le esigenze del cliente, che è sempre più informato e ha una conoscenza dei diritti acquisiti con le recenti normative europee mai avuta in passato». Da parte sua González ha evidenziato che «il problema nel turismo, rispetto ad altri settori, è il fatto di dover crescere molto e spesso, completando e perfezionando costantemente l’offerta. Occorre lavorare di più sul ricettivo della destinazione, puntando anche sull’assistenza al cliente, dal momento in cui prenota e acquista viaggio e soggiorno».

Sul tema della sostenibilità, invece, Burgio ha spiegato che lo sforzo maggiore del Gruppo Alpitour è rivolto alla gestione efficiente di tutti gli alberghi “terzi” con cui si lavora, per allinearli ai parametri prefissati dal Gruppo. In sintesi, l’altra grande sfida che attende gli operatori della filiera è quella di equilibrare l’offerta  di viaggi e vacanze con la crescente richiesta di ridurre al minimo l’impronta ambientale e sociale dei turisti. Anche per Gonzalez le difficoltà maggiori per risultare performanti nella sostenibilità risiedono nell’omologare le strutture e ottenere certificazioni che possano fare la differenza.

Burgio, infine, ha chiesto uno sforzo ai media per evitare il sensazionalismo che tocca da vicino il mondo dei viaggi e può danneggiare a lungo alcuni attori della filiera, illustrando il caso emblematico di quanto avvenuto intorno alla vicenda del Boeing 737-Max-9 dell’Alaska Airlines.

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