by Redazione | 22 Gennaio 2025 14:20
Anche all’estero pur di guadagnare di più. Sembra essere questo oggi il nuovo mantra degli italiani. Il quadro emerge da un sondaggio di Indeed, che evidenzia come molti ritengano di essere pagati meno del dovuto. E per questo, inseguendo migliori condizioni economiche, mostrano una forte disponibilità a cambiare lavoro o trasferirsi, anche in un altro Paese.
Secondo i dati raccolti, quasi la metà degli intervistati (45%) ritiene che il proprio stipendio non sia adeguato, con un 10% che considera il divario significativo. Questa insoddisfazione è particolarmente marcata tra le donne (49%) e nella fascia d’età tra i 35-44 anni, dove la percentuale sale al 53%.
Non sorprende, dunque, che il miglioramento dello stipendio sia una priorità per molti, anche alla luce del fatto che in media oltre il 62% del reddito viene assorbito dalle spese essenziali. Circa un terzo dei lavoratori (31%) ammette di riuscire a far fronte alle proprie necessità solo grazie al supporto economico della famiglia. Questo aiuto è particolarmente significativo per i giovani tra i 18 e i 24 anni (58%), ma resta rilevante anche tra i 35-44enni (33%) e tra gli over 55 (28%).
L’insoddisfazione economica si traduce spesso nella volontà di cambiare lavoro: il 50% dei lavoratori che non si sente abbastanza gratificato è pronto a lasciare la propria occupazione, mentre il 41% dichiara che senza un aumento nel breve termine potrebbe dimettersi.
Ma non solo: migliorare il proprio stipendio spinge molti italiani a valutare un trasferimento. Il 58% degli intervistati sarebbe disposto a spostarsi in un’altra città italiana, mentre il 44% sarebbe pronto a cercare fortuna all’estero. I più propensi a trasferirsi in Italia sono i giovani tra i 25 e i 34 anni (66%), mentre la fascia 18-24 anni è quella più orientata verso l’estero (61%).
Il mancato appagamento salariale, secondo Gianluca Bonacchi, senior talent strategy advisor di Indeed, riflette «un contesto economico dove il costo della vita continua a crescere e il supporto familiare gioca ancora un ruolo significativo per molti». Per questo, continua «non sorprende che quasi la metà dei lavoratori si senta sottopagata. La disponibilità a cambiare lavoro, e addirittura a trasferirsi, pur di ottenere una retribuzione migliore, dimostra quanto sia forte questa esigenza. La conseguenza è che per le aziende italiane «attrarre e trattenere i talenti richiede non solo un’attenzione alla cultura aziendale e al benessere, ma anche una riflessione seria sull’adeguatezza delle retribuzioni. Offrire salari competitivi, in linea con il costo della vita e le competenze richieste, è un investimento strategico per garantire la motivazione, la produttività e la fidelizzazione dei dipendenti».
Bonacchi sottolinea inoltre come sebbene lo stipendio sia cruciale, anche altri fattori «come la sicurezza del posto di lavoro, l’equilibrio tra vita privata e professionale e le opportunità di crescita professionale giocano un ruolo significativo. Tuttavia, offrire una retribuzione competitiva rimane il requisito fondamentale per attrarre e trattenere i talenti».
Source URL: https://www.lagenziadiviaggimag.it/sos-stipendi-bassi-il-44-degli-italiani-fugge-allestero/
Copyright ©2025 L'Agenzia di Viaggi Magazine unless otherwise noted.