Sostegni bis, Giorgetti: «Aiuti basati sulle perdite reali»
Il primo passo è stato fatto. Il Consiglio dei ministri ha approvato il Documento di economia e finanza (Def) e la relazione sullo scostamento di bilancio, con la quale si richiede l’autorizzazione al Parlamento al ricorso a un maggiore indebitamento per 40 miliardi di euro. Risorse che saranno utilizzate per il nuovo provvedimento di sostegno alle imprese e all’economia.
Un provvedimento che già è stato ribattezzato Sostegni bis e che il governo dovrebbe varare entro fine mese e che si pone come obiettivo quello di rafforzare gli aiuti alle aziende penalizzate dal Covid, intervenendo sui costi fissi e utilizzando un sistema più equo basato sulle perdite reali, ovvero di bilancio, e non semplicemente di fatturato.
Ad anticiparne i contenuti Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico, che in audizione alla Camera ha spiegato come «la chiusura del cerchio dell’entità effettiva di sostegno dato a ciascuna attività produttiva debba essere basato sulla diminuzione della capacità di produrre valore aggiunto».
Questo garantirebbe a tutti, ha aggiunto Giorgetti, di ottenere una risposta equa rispetto al danno effettivamente ricevuto dalla pandemia. «Il nuovo decreto Sostegni dovrà sicuramente garantire un trade off tra equità e tempestività – ha sottolineato il ministro – Tutto questo presume l’approvazione del bilancio, o la dichiarazione ai fini fiscali, ma i termini sono stati prorogati e bisognerebbe dare l’opzione a chi si ritiene danneggiato di poterla comunque approvare e presentare prima. E bisogna considerare il precedente finanziamento, riconosciuto sul fatturato, come una sorta di acconto che dovrebbe poi chiudersi a saldo rispetto al valore del risultato economico. È molto più complicato, richiede magari 2-3 mesi in più e l’assistenza del sistema bancario, ma ritengo che sia uno sforzo dovuto».