Grandi Navi Veloci rafforza il proprio impegno a favore della fauna marina nel Mediterraneo. Dal 2021 la compagnia di navigazione italiana ha deciso di agire per la tutela delle tartarughe e dei cetacei finanziando il progetto Life Conceptu Maris.
Già dal 2019 Gnv supporta le attività condotte nell’ambito del “Fixed Line Transect Mediterranean monitoring Network” coordinato da Ispra, dando ospitalità a bordo delle proprie navi ai ricercatori della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli sulla tratta estiva Napoli-Palermo per consentire loro il monitoraggio della macro-fauna marina, del traffico marittimo e dei rifiuti marini galleggianti.
Da quest’anno ospita i team di osservatori anche sulle navi che operano nelle tratte Barcellona-Tangeri e Valencia-Palma di Maiorca. Saranno attivate tecnologie all’avanguardia di ricerca, tra cui il rilevamento di microscopiche tracce di Dna disperse in acqua dagli animali e l’impiego di sensori, installati sui traghetti, per costruire mappe delle caratteristiche ambientali che permetteranno di comprendere meglio la distribuzione della fauna marina.
Inoltre, Gnv ha iscritto i propri ufficiali ad un corso di formazione realizzato da Fondazione Cima per sensibilizzarli ancora di più sui comportamenti da adottare durante la navigazione e sui fattori che aumentano il rischio di collisione con i cetacei.
«Teniamo particolarmente alla partnership con Life Conceptu Maris – commenta Mattia Canevari, energy & environmental manager di Gnv – Ci permette di contribuire in modo concreto alla tutela della fauna marina del Mare Nostrum. Per questo abbiamo allargato il nostro impegno accogliendo i ricercatori a bordo».
«Grazie al supporto della compagnia Gnv – nota Antonella Arcangeli, ricercatrice Ispra e coordinatrice dei monitoraggi e responsabile scientifica del progetto Life Conceptu Maris – abbiamo potuto iniziare dei monitoraggi in zone che ci erano ancora poco note: i dati raccolti in questi anni e i dati che raccoglieremo in Mediterraneo occidentale durante il progetto Conceptu Maris ci aiuteranno ad aumentare notevolmente la conoscenza di questo complesso ecosistema».