by Maurizio Pimpinella | 20 Luglio 2023 7:00
VOICE OF LEADER di Maurizio Pimpinella – Per molti aspetti, l’industria del turismo può essere considerata come lo specchio della società che intende promuovere. Allo stesso modo di quest’ultima, infatti, subisce (o talvolta impone) tendenze, fenomeni ed è spesso soggetta agli stessi stravolgimenti endogeni ed esogeni, innovativi e digitali di cui è al contempo “motore e ruota”.
Negli ultimi anni, ad esempio, il concetto di sostenibilità ha guadagnato sempre più rilevanza in tutti i settori, compreso quello del turismo. L’Italia, con il suo patrimonio culturale, paesaggistico e artistico straordinario, è da sempre una delle principali mete turistiche internazionali. Ciò è dovuto in buona parte all’effetto “traino” delle città d’arte ma anche le bellezze naturalistiche, i parchi nazionali e i luoghi incontaminati hanno sempre fatto la loro parte. Ora, però, è necessario un ulteriore scatto in avanti, ovvero abbiamo bisogno che il concetto di sostenibilità e i principi di Esg non siano dei semplici parametri cui attenersi, ma dei veri e propri motori e che fungano da stimolo attivo di promozione turistica.
Oltre a risentirne, il turismo contribuisce attivamente alle emissioni di gas serra. A questo proposito, per promuovere la crescita economica senza però dimenticare la pressante variabile del clima, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite aveva dichiarato il 2017 l’Anno internazionale del turismo sostenibile, lanciando così una nuova linea d’azione per il futuro. Inoltre, anche l’accordo di Parigi del 2016 sui cambiamenti climatici prevede tra i suoi punti la promozione del turismo sostenibile.
A valle di ciò, gli operatori turistici e le amministrazioni pubbliche iniziano, infatti, a mostrare una crescente consapevolezza sull’opportunità di conciliare lo sviluppo turistico con gli obiettivi sociali, culturali e ambientali. Il turismo, più di altri settori ha maturato una forte attenzione ai temi della sostenibilità ambientale e della ecocompatibilità nella consapevolezza che l’ambiente è spesso la principale attrattiva per le destinazioni turistiche o la condizione per una piena fruibilità delle attrattive presenti sul territorio. Il turismo inoltre è un ottimo strumento per incoraggiare la conoscenza del patrimonio culturale, ma può essere un valido tramite anche per tutelarlo e per favorirne l’accesso consapevole da parte del pubblico. Quest’ultimo concetto, in particolare, vale certamente per le bellezze naturali come possono essere spiagge o boschi (di cui un esempio negli anni può essere quello della Spiaggia Rosa in Sardegna), ma vale anche per il patrimonio storico e artistico di cui la nostra penisola è ricchissima.
La sostenibilità nel turismo si basa sostanzialmente su tre pilastri fondamentali: l’ambiente, l’economia e la società. In termini ambientali, l’Italia ha adottato numerose misure volte a proteggere e preservare le sue risorse naturali e paesaggistiche uniche. Ad esempio, sono state create aree protette e parchi nazionali che consentono ai visitatori di godere di spazi incontaminati e di scoprire ecosistemi ricchi di biodiversità. Un esempio notevole è rappresentato dal Parco Nazionale del Gran Paradiso, che si estende tra il Piemonte e la Valle d’Aosta, offrendo agli escursionisti la possibilità di ammirare paesaggi mozzafiato e di avvicinarsi a specie animali rare come lo stambecco.
Dal punto di vista economico, la sostenibilità nel turismo ha un impatto positivo sull’economia locale. L’Italia è famosa per le sue tradizioni culinarie e la produzione di prodotti alimentari di alta qualità. Il movimento dell’agriturismo, che promuove l’ospitalità nelle fattorie, ha permesso ai turisti di vivere un’esperienza autentica e di conoscere i processi di produzione agricola tradizionale. Questa forma di turismo sostenibile non solo contribuisce a preservare le tradizioni locali, ma crea anche opportunità economiche per le comunità rurali. Il modello dell’agriturismo è diffuso nel 38% delle oltre 65mila aziende agricole italiane “multifunzionali”, cioè quelle che all’attività di produzione ne associano di altre: dalla produzione di energia rinnovabile alla prima lavorazione di prodotti agricoli o alla trasformazione di prodotti animali, ma parliamo anche di ospitalità di fattorie didattiche e di agricoltura sociale. Insomma, si tratta di veri e propri presidi culturali locali che contribuiscono a mantenere le tradizioni. La sostenibilità nel turismo non riguarda solo l’ambiente e l’economia, ma anche l’aspetto sociale. L’Italia ha una ricca storia e una cultura vivace, e viaggiare nel paese offre molte opportunità per gli scambi culturali e l’inclusione sociale. Ad esempio, molte città italiane stanno promuovendo l’utilizzo delle biciclette come mezzo di trasporto sostenibile, nascono numerose piste ciclabili – alcune anche molto lunghe come, ad esempio, la ciclovia adriatica – che consentono da un lato ai viaggiatori di vivere un turismo diverso mentre dall’altro lato i territori hanno l’occasione di ampliare la propria offerta turistica e di avviare nuove attività.
Il turismo culturale sostenibile offre una nuova prospettiva, in quanto pone il patrimonio culturale e le comunità locali al centro dei processi decisionali, mettendone in risalto le tipicità. Coinvolgere le comunità locali nei processi decisionali è fondamentale per garantire che i risultati vadano a beneficio sia del patrimonio culturale che della popolazione che in quel luogo vive tutto l’anno. L’obiettivo del turismo culturale sostenibile è garantire buone pratiche di conservazione, insieme ad un’interpretazione autentica che sostenga l’economia locale. Entrambe necessità che possono certamente avvantaggiarsi dalla diffusione di strumenti di promozione digitali che, magari, favoriscano anche il turismo al di fuori delle solite “rotte”.
Non solo i territori offrono soluzioni maggiormente sostenibili, ma anche le strutture ricettive si stanno spesso riconvertendo a un approccio verde della loro offerta. Dalle amenities alla produzione di energia in loco dai prodotti a km zero alla promozione del territorio con escursioni e informazione sono tante le iniziative che hotel, villaggi e camping portano avanti per favorire sia l’attrattività nei confronti di un pubblico sempre più sensibile a certi temi sia la tutela del proprio territorio inteso come risorsa, non più da sfruttare, ma da preservare per le generazioni future.
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