Alberghi progressivamente chiusi in Spagna. Ma non dal 24 marzo, data spartiacque riportata dalla stampa britannica. Di fatto, è dall’inizio della crisi che molte strutture ricettive – come del resto anche in Italia – hanno iniziato ad abbassare le serrande per mancanza di clientela. Una situazione di stallo giorno dopo giorno sempre più seria.
Secondo l’edizione britannica di Metro, l’esecutivo iberico starebbe pensando invece alla conversione di alcuni hotel in ospedali temporanei, vista la preoccupante crescita dei contagi da Covid-19 che in pochi giorni ha colpito 12mila persone. Sempre il governo guidato dal premier Pedro Sánchez ha preannunciate misure a sostegno delle imprese proporzionate alla gravità della situazione.
Intanto, alcuni grandi Gruppi turistici spagnoli, come Globalia, che vanta circa 15mila dipendenti, stanno predisponendo Piani straordinari per tutelare i posti di lavoro ricorrendo a congedi, ferie anticipate e smart working.
E il Gruppo Alpitour che, attraverso la divisione Jumbo Tours, è il principale tour operator internazionale che opera in Spagna, ha già avviato una maxi operazione di rimpatrio con la sua compagnia aerea Neos che ha programmato ben 48 rotazioni aeree per riportare in Italia 11mila clienti. Dall’inizio dell’emergenza, il t.o. italiano ha organizzato il rientro di circa 20mila turisti italiani.