Spesometro, Fiavet chiede la proroga di 20 giorni
Lo spesometro continua a essere un incubo per le imprese di viaggi. Fiavet ha presentato un’istanza all’Agenzia delle Entrate per chiedere un’ulteriore dilazione di 20 giorni del termine per l’invio dei dati, considerando insufficiente la proroga fino al 5 ottobre e chiedendo la sospensione dell’applicazione di sanzioni gravose per le comunicazioni 2017.
L’associazione delle adv aveva già sollecitato una richiesta di chiarimenti sul corretto adempimento della comunicazione dei dati, le cui risposte sono arrivate lo scorso 12 settembre e pubblicate sul sito dell’Agenzia delle Entrate solo il 22 settembre, praticamente a meno di una settimana dalla scadenza programmata di invio.
Fiavet riscontra una serie di criticità operative a carico delle agenzie di viaggi, in primis l’obbligo di emissione di fattura, di cui all’art 74-ter Dpr 633/1972, previsto anche nei confronti di viaggiatori, non soggetti passivi d’imposta, e anche quando gli stessi non ne facciano espressa richiesta.
Evidenziate anche le difficoltà operative nella raccolta dei dati anagrafici dei singoli clienti privati, sia nazionali che esteri, oltre alla corretta identificazione della documentazione ricevuta da strutture o fornitori di servizi esteri, da ritenersi o meno fatture oggetto di obbligo di comunicazione all’Agenzia delle Entrate.
Fiavet ricorda anche il blocco del portale dell’Agenzia delle Entrate, dal 22 al 25 settembre, che ha reso impossibile l’invio telematico dei file con i dati.
Sull’esito dell’istanza appare fiducioso il presidente Jacopo De Ria: «Riteniamo ci siano tutti gli estremi per un’attenta valutazione e soluzione di quanto sottoposto e ancora una volta sottolineato. Confidiamo nella massima collaborazione da parte dell’Agenzia delle Entrate».