Tra compagnie aeree e aeroporti, è già scattato il piano anti-caos in vista della prossima estate. Scottati dalla tremenda summer 2022, i vettori – stando alle stime di Airline Data Inc riprese da Il Corriere della Sera – hanno già tolto dalle vendite 500 voli al giorno previsti nel semestre di picco in Europa. Nel dettaglio, nell’ultima settimana, sono stati rimossi oltre 90mila voli programmati nel periodo aprile-settembre, per un totale di circa 11,4 milioni di sedili. Un numero impressionante.
Altrettante frequenze, prevedono gli analisti, saranno eliminate nelle prossime settimane: in bilico altri 100mila voli che potrebbero essere eliminati dallo schedule delle compagnie perché ad alto rischio ritardi.
Nell’occhio del ciclone, come l’anno passato, il Regno Unito, la Francia, la Germania e l’Olanda, dove l’hub di Amsterdam Schiphol ha già deciso il ripristino del tetto ai voli e Klm, la compagnia di bandiera del Gruppo Air France, ha promesso che ridurrà al minimo i disagi.
Contromisure anche a Londra Heathrow, altro scalo “incriminato”, che vieterà alle compagnie aeree di aggiungere ulteriori frequenze nella summer.
Grandi problemi anche a Francoforte: l’hub tedesco soffre ancora della carenza di personale e spinge il Gruppo Lufthansa a tagliare migliaia di voli nei prossimi mesi.
Il problema, però, secondo Eurocontrol, non è legato solo alla mancanza di controllori di volo, ma anche al rischio scioperi, ai sorvoli record e alla chiusura dei cieli russi che costringe a rivedere le rotte.
Il caos voli era stato denunciato, nelle scorse settimane, anche Oltreoceano dal ceo di United Airlines, Scott Kirby, secondo cui le compagnie statunitensi stavano vendendo biglietti per voli che non sarebbero state in grado di operare.