by Redazione | 27 Febbraio 2023 10:34
Tra compagnie aeree e aeroporti, è già scattato il piano anti-caos in vista della prossima estate. Scottati dalla tremenda summer 2022, i vettori – stando alle stime di Airline Data Inc riprese da Il Corriere della Sera – hanno già tolto dalle vendite 500 voli al giorno previsti nel semestre di picco in Europa. Nel dettaglio, nell’ultima settimana, sono stati rimossi oltre 90mila voli programmati nel periodo aprile-settembre, per un totale di circa 11,4 milioni di sedili. Un numero impressionante.
Altrettante frequenze, prevedono gli analisti, saranno eliminate nelle prossime settimane: in bilico altri 100mila voli che potrebbero essere eliminati dallo schedule delle compagnie perché ad alto rischio ritardi.
Nell’occhio del ciclone, come l’anno passato, il Regno Unito, la Francia, la Germania e l’Olanda, dove l’hub di Amsterdam Schiphol ha già deciso il ripristino del tetto ai voli[1] e Klm, la compagnia di bandiera del Gruppo Air France, ha promesso che ridurrà al minimo i disagi[2].
Contromisure anche a Londra Heathrow, altro scalo “incriminato”, che vieterà alle compagnie aeree di aggiungere ulteriori frequenze nella summer.
Grandi problemi anche a Francoforte: l’hub tedesco soffre ancora della carenza di personale e spinge il Gruppo Lufthansa a tagliare migliaia di voli nei prossimi mesi[3].
Il problema, però, secondo Eurocontrol, non è legato solo alla mancanza di controllori di volo, ma anche al rischio scioperi, ai sorvoli record e alla chiusura dei cieli russi che costringe a rivedere le rotte.
Il caos voli era stato denunciato, nelle scorse settimane, anche Oltreoceano[4] dal ceo di United Airlines, Scott Kirby, secondo cui le compagnie statunitensi stavano vendendo biglietti per voli che non sarebbero state in grado di operare.
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