by Andrea Lovelock | 15 Dicembre 2022 13:53
Un passaggio televisivo, da Omnibus su La7, per chiarire e promettere un preciso impegno sull’alta formazione: il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, torna sugli schermi a distanza di pochissimi giorni per smorzare la polemica sulle spiagge libere[1], che non vuole privatizzare, ma solo «attrezzare» per consentire a chi non ha disponibilità economiche di fruire del bene-mare.
«Sono stata tuirata in ballo per la mia esperienza imprenditoriale molto specifica anche se non ho le deleghe per le concessioni balneari[2] e su questo tema è giusto che intervenga il ministro Nello Musumeci – ha precisato – Ho solo detto che, prima di andare a penalizzare le 30mila aziende che lavorano sulle spiagge dando servizi d’eccellenza, sarebbe il caso di attrezzare le spiagge libere che oggi sono luoghi infrequentabili. Credo di non aver detto nulla di scandaloso».
Circa, poi, gli obiettivi a breve-medio termine del Mitur, Santanchè auspica maggior credito per le imprese della filiera che devono ancora fare i conti con i danni della pandemia e una scuola di alta formazione per il turismo come ne esistono di prestigiose a pochi chilometri dai nostri confini: «Un Paese leader nel turismo come l’Italia non può non avere una prestigiosa scuola che formi figure professionale di alto profilo, per riqualificare tutta la nostra offerta turistica».
Su questo tema il ministro ha poi auspicato che, come avvenuto per gli chef, diventati star televisive ammirate dai giovani, anche il cameriere “ben formato” possa diventare un lavoro gratificante, andando finalmentecosì a colmare un gap inaccettabile visto che quest’anno i settori dell’hôtellerie e della ristorazione hanno lamentato la mancanza di 250mila addetti.
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