Sporting Vacanze, Vannucci: «Così affrontiamo la ripresa»
La volontà, che oggi diventa anche esigenza, di posizionarsi in Italia. La speranza, con il passare dei giorni, di tornare presto a vendere l’outgoing. C’è questo nelle parole di Andrea Vannucci, general manager di Sporting Vacanze, oggi consapevole delle difficoltà del momento ma convinto delle potenzialità del settore, pronto a risorgere diventando anche migliore, «soprattutto grazie agli agenti di viaggi, il nostro patrimonio».
Sarà un’estate italiana. Almeno, ad oggi, lo scenario impone questo…
«Sì, ma l’idea di iniziare a vendere un po’ anche il nostro Paese, che adesso è anche una necessità, è stata concepita prima dell’emergenza che ci ha travolti. A fine aprile abbiamo annunciato la Tenuta di Murlo, in Umbria, La struttura comprende sette ville, che rispettano le necessità di distanziamento sociale richieste, dotate di giardino e piscina privata a sfioro, un cottage, un appartamento e tre deluxe room».
Ma non sembra essere l’unica novità, giusto?
«La nostra intenzione è quella di avere più proposte sulla destinazione Italia, puntando sempre sull’alta qualità e con al centro la fruibilità via agenzia di viaggi. Probabilmente, a breve, inseriremo nell’offerta un’altra struttura in esclusiva, in Sicilia, precisamente a Lampedusa. Noi siamo pronti al lancio, ma per via dell’attuale emergenza sanitaria stiamo aspettando che si sblocchino alcune dinamiche, tra queste quelle legate al trasporto aereo».
Il tutto proteggendo il mercato agenziale…
«Intanto l’obiettivo è quello di vendere delle piccole chicce, e quindi non strutture gigantesche anche perché non è ciò che richiede il nostro target. Questo ci permette di proteggere, tra l’altro, proprio il mercato delle adv. Queste due destinazioni italiane non transiteranno in rete».
Passiamo all’outgoing. Com’è la situazione?
«Qui abbiamo ancora un grosso punto interrogativo, ma devo dire che su alcune destinazioni come le Maldive siamo tranquillissimi. Parliamo di strutture solide, pronte a ripartire. Probabilmente già a luglio, anche se, ad esempio, il Kanuhura dovrebbe riaprire a settembre. In ogni caso delle Maldive, che per noi come offerta hanno un grosso valore, sono molto contento perché hanno adottato misure contenitive efficaci e sono stati fin da subito seri nelle comunicazioni, partendo da quelle relative alla chiusura delle frontiere».
Le posizioni cambiano da Paese a Paese giustamente. Riesce a darci qualche feedback in più?
«L’Oman è in pending. Lo Sri Lanka è molto legato alla situazione Maldive. Tutto dipende da come si evolve la situazione in Italia, prenderanno decisioni in base a questo. Anche perché il Covid da loro non è stato così traumatico».
Pesa tanto, però, l’incognita trasporto aereo…
«É un problema grosso, da risolvere con urgenza per capire come si volerà, come si affronterà il distanziamento sociale, quanto saranno lunghe le procedure d’imbarco. Insomma, le incertezze sono ancora tante».
E i prezzi, lieviteranno?
«Bisognerà capire i tariffari, ma se devi volare al 50 o 60% lieviteranno per forza i prezzi. O ci saranno dei contributi statali per rimediare a ciò, oppure le tariffe saranno più alte».
Intanto avanti tutta con comunicazione e prodotto. Che lavoro state portando avanti con gli agenti?
«Ogni giorno gli agenti ci mettono la faccia e questa cosa va ripagata. Dall’inizio della diffusione del virus abbiamo aiutato migliaia di persone a rientrare e le agenzie hanno svolto tutto con attenzione e senza alcun ritorno economico. Noi con loro siamo cresciuti e con loro continueremo a farlo. Sarà importante lavorare per far riprendere velocemente la domanda, e quando sarà il momento giusto capiremo anche come fissare i nuovi standard relativi alle penali e alle cancellazioni.
C’è anche la vostra nuova community…
«In questo periodo siamo molto attivi sui social e da un paio di settimane abbiamo aperto la nostra community su Facebook. Sono tante le adesioni e proseguiremo nel fornire contenuti ad hoc preparati dai partner per gli agenti: questo permette di arricchire le proprie conoscenze per vivere una ripartenza che comunque non sarà semplice».