Spostamenti tra regioni ancora vietati fino al 27 marzo
Approvato il decreto sullo stop agli spostamenti tra regioni fino al 27 marzo. Il provvedimento arriva dopo il primo consiglio dei ministri operativo del governo Draghi.
Nelle zone gialle e arancioni resta valida la possibilità di spostarsi – una volta al giorno e nella fascia oraria tra le 5 e le 22 – verso un’altra abitazione privata per raggiungere amici o parenti, in massimo due persone con figli minori di 14 anni. Novità del decreto è invece lo stop agli spostamenti in zona rossa nelle abitazioni private.
COLORI REGIONI. Passano in arancione Campania, Emilia Romagna e Molise. E restano arancioni Abruzzo, Liguria, Toscana, Provincia autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento e Umbria. Le regioni gialle sono Basilicata, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Valle d’Aosta, Veneto. Nessuna regione è zona rossa, ma ci sono micro zone rosse sparse in Italia.
Tra le richieste pervenute al governo da parte delle regioni, in vista del prossimo dpcm, decisioni annunciate con più anticipo rispetto al passato su aperture/chiusure, indicazioni chiare dal Cts, accelerazione sui vaccini, ristori di pari passo con le chiusure. I sindaci chiedono inoltre l’apertura dei ristoranti la sera.
Inviti anche ad accelerare sulle riaperture in sicurezza di cinema, teatri, palestre e piscine.
IL COMMENTO DI ASSOTURISMO. “La proroga al 27 marzo del divieto di spostamento tra regioni è la pietra tombale sulla stagione turistica invernale – commenta Assoturismo dopo l’approvazione del decreto – Che, di fatto, non è mai partita, mandando in fumo fino ad ora 2 miliardi di fatturato solo per alberghi, rifugi e le altre attività ricettive”.
L’associazione ricorda che si tratta di un danno “ancora più consistente se si considera che il mancato afflusso di visitatori – abbiamo già perso 18 milioni di presenze turistiche – genera a sua volta danni a cascata su tutta l’economia dei territori, in particolare delle mete montane. Il governo, nel predisporre i nuovi sostegni, dovrà tenerne conto”. Assoturismo auspica quindi che “ora si acceleri sulla campagna di vaccinazione e si faccia tutto quello che si può fare per salvare almeno la prossima stagione di Pasqua e delle feste primaverili“.