Starhotels Spa passa totalmente nelle mani di Elisabetta Fabri, presidente e amministratore delegato del Gruppo alberghiero italiano privato. Già azionista al 55%, l’imprenditrice fiorentina ha rilevato, per il tramite della propria holding, il 45% delle azioni possedute dal socio di minoranza, il fratello Francis Fabri. Si chiude così una vicenda che, alla fine dello scorso anno, era arrivata in Tribunale con lo scontro in famiglia scaturito dalla contestazione di Francis circa la legittimità di certe acquisizioni da parte della sorella. In quella occasione la Corte d’Appello di Milano aveva dato ragione a Elisabetta. Già da quel momento, era apparsa inevitabile l’uscita di scena dell’altro familiare.
Inoltre, il consiglio di amministrazione di Starhotels ha approvato all’unanimità il progetto di bilancio relativo all’esercizio 2020, con una perdita di 26 milioni di euro, causata dall’impatto della pandemia sul turismo e ha deliberato la pubblicazione del bilancio consolidato. I ricavi si sono attestati a 48,82 milioni, contro i 217,49 milioni consuntivati nell’esercizio precedente, evidenziando pertanto una flessione dei ricavi del -77,6%. Il Gruppo ha chiuso il 2020 con un Ebitda negativo di 11,4 milioni di euro e una perdita netta pari a 34,6 milioni di euro.
L’assemblea dei soci della Starhotels, con il nuovo assetto azionario, approverà il bilancio in seconda convocazione il prossimo 21 luglio.
«La congiuntura attuale può diventare una straordinaria opportunità di cambiamento per il Paese. Ora è il momento di fare scelte coraggiose, virtuose ed eticamente sane – ha commentato Elisabetta Fabri – La nuova compagine azionaria contribuirà a dare ulteriore slancio al Gruppo e alle sue attività. La nostra realtà imprenditoriale è solida come dimostra anche il supporto e la profonda vicinanza del sistema finanziario. Con scelte giuste e ponderate, con la solidità del nostro patrimonio, la dedizione e le capacità del nostro team, non vedo limiti, non solo al superamento di questa fase, ma al coronamento di un progetto di sviluppo del Gruppo Starhotels come campione nazionale dell’hôtellerie».
Fabri ha poi evidenziato il difficile momento passato dal Paese e dall’industria dell’ospitalità: «Ricorderemo tutti il 2020 come un anno disastroso economicamente, ma che ci ha arricchito moralmente e ispirato a fare del bene. Siamo stati tra i primi a riaprire le nostre strutture, alcune di esse non hanno mai chiuso, pur assicurando sempre la massima sicurezza a tutti gli ospiti e lo staff. Dall’inizio della pandemia stiamo sostenendo tutti i nostri dipendenti con l’anticipo della cassa integrazione. Molto sentito – ha proseguito Fabri – è stato il desiderio di regalare gioia e bellezza a chi si è sacrificato giornalmente per assistere i malati, e per questo abbiamo destinato mille soggiorni gratuiti nelle nostre città per i medici e gli infermieri impegnati nei reparti Covid con il coordinamento delle associazioni Siaarti e Fnopi».
Fabri ha anche ricordato che, per contribuire tangibilmente alla ripresa dell’economia nazionale, il Gruppo ha preso l’impegno morale di investire esclusivamente nel vero made in Italy con l’acquisto di prodotti manufatti in Italia, con preferenza per aziende artigiane.
«L’intera speso di prodotti e servizi – che ogni anno ammonta a circa 75 milioni di euro – sarà destinata unicamente a imprese italiane. Un impegno importante che, insieme alle altre iniziative avviate dal Gruppo, testimonia il nostro profondo legame con l’Italia e il nostro ruolo di ambasciatori dell’italianità nel mondo».