Maavi, il Movimento autonomo delle agenzie di viaggi italiane guidato da Enrica Montanucci, nella sua rappresentanza piemontese interviene contro l’annosa problematica dell’abusivismo nel turismo organizzato.
L’associazione, infatti, ha organizzato per l’11 aprile un presidio degli agenti del Piemonte davanti alla Regione. «Il problema dell’abusivismo nel turismo rappresenta una piaga enorme – dichiara Maurizio Donadeo, responsabile Piemonte di Maavi – Gli agenti meritano rispetto e dignità. Per esercitare la nostra professione è necessario essere in regola con diversi adempimenti e oneri. Ed è assurdo che, in parallelo, realtà o persone che non hanno nessuno di questi requisiti possano permettersi di organizzare viaggi».
Per Donadeo, «questo problema non tocca solo le agenzie di viaggi, ma tutti gli operatori del settore. Per di più l’abusivismo nel turismo mette a repentaglio la sicurezza dei viaggiatori, che sono senza tutele, e favorisce anche l’evasione fiscale. È giunto il tempo di non tergiversare più, perché le istituzioni che lo faranno diventeranno conniventi con l’illegalità».
Maavi, con il suo pool antiabusivismo guidato dalla piemontese Rosanna Stirone ha già intercettato e fermato diversi illegali. «Abbiamo fatto diverse proposte concrete – dichiara Stirone – ma, a parte molte promesse, non è neppure stato aperto un tavolo tecnico con le sigle del settore per modificare la legge regionale e chiudere le maglie agli abusivi. È necessario cancellare le norme che consentono l’esercizio in deroga della professione di agente di viaggi attraverso l’organizzazione e la vendita di pacchetti turistici a chiunque voglia improvvisarsi organizzatore di viaggi».
Pertanto, l’associazione ripropone l’unica modifica che permetterebbe in modo semplice ma efficace di risolvere il problema: «chiediamo fin da ora alla prossima Giunta Regionale di cancellare gli articoli 13 e 14 della legge 15/88 aggiungendo un’ammenda pari a 30mila euro per chi si renderà colpevole di organizzare viaggi senza averne i requisiti di legge».
L’appuntamento con il presidio di giovedì 11 aprile è dalle 10.30; la sede è in Piazza Piemonte 1 a Torino.