Liquidazione in bonis (tutti i creditori saranno rimborsati) per Air Italy, compagnia aerea italiana nata in Sardegna dalle ceneri di Meridiana e rilanciata sul mercato a inizio 2018 da Aqa Holding, composta dal 51% di Alisarda e dal 49% di Qatar Airways.
Dopo lo stop immediato alla prenotazione dei voli (avvenuto martedì 11 febbraio) comunicato a seguito dell’assemblea degli azionisti, il vettore ha definito il piano in atto fino al 25 febbraio per “minimizzare il disagio per i passeggeri in possesso di biglietti Air Italy”, che sarebbero circa 35mila in tutto.
“I collegamenti saranno operati da altri vettori agli orari e nei giorni già previsti. Tutti i passeggeri che hanno prenotato voli in partenza o in arrivo in date successive al 25 febbraio saranno riprotetti o rimborsati integralmente”, prosegue il vettore, che comunica come la garanzia valga anche per le “prime partenze del mattino del 26 febbraio 2020 per voli domestici con destinazione Malpensa e dall’aeroporto di Male e Dakar”. Alternativamente i viaggiatori potranno sempre optare per il rimborso del biglietto, scrivendo all’indirizzo email refunds@airitaly.com (o rivolgendosi alla propria agenzia di viaggi) entro l’orario di partenza del volo.
E ancora, scrive l’azienda, per chi ha un volo di rientro dopo il 25 febbraio “ai passeggeri sarà offerta un’opzione di viaggio sul primo volo disponibile di un altro vettore, i cui dettagli saranno forniti a partire dal 18 febbraio chiamando dall’Italia il 892928, dall’estero +39078952682, dagli Usa: +1 866 3876359, dal Canada +1 800 7461888, o rivolgendosi alla propria adv nel caso di acquisto tramite tale canale”. In alternativa, si potrà optare per la rinuncia delle tratte non fruite e il conseguente rimborso.
Infine, per chi ha acquistato direttamente via web o contact center i biglietti saranno integralmente rimborsati, mentre per chi ha fatto tutto tramite un’adv sarà necessario rivolgersi all’agenzia stessa. E se “il titolo di viaggio non è stato perfezionato tramite l’acquisto la prenotazione decadrà automaticamente», chiarisce Air Italy.
ENAC, MINISTERO DEI TRASPORTI E SINDACATI. «La decisione della compagnia di liquidare la società – afferma il ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli – è gravissima e comporta ripercussioni sui viaggiatori e sul traffico aereo nel nostro Paese. Il ministero adotterà tutte le misure possibili per garantire i diritti dei passeggeri e i collegamenti fino ad oggi coperti dal vettore».
L’Enac, prendendo atto dello stop di Air Italy, fa sapere che “rafforzerà ulteriormente il monitoraggio sul vettore previsto dal Regolamento (Ce) n. 1008 del 2008, recante norme comuni per la prestazione di servizi aerei nella comunità europea, oltre che la vigilanza sulle operazioni relative alla sicurezza dei voli operati per conto della compagnia e al fine di verificare l’adozione di tutte le iniziative possibili a tutela del rispetto dei diritti dei passeggeri”.
«Siamo di fronte all’ennesima crisi annunciata del trasporto aereo italiano – commenta Monica Mascia, segretaria nazionale Fit-Cisl – Da oltre un anno stiamo mettendo in evidenza i problemi di Air Italy e il loro aggravamento, per cui la reazione tardiva delle istituzioni per situazioni note non può che sorprenderci. Ora ci aspettiamo la convocazione urgente della stessa Air Italy e dei ministeri dei Trasporti, del Lavoro e dello Sviluppo economico per fare insieme tutto quanto non si è voluto fare finora per le lavoratrici, i lavoratori, per l’azienda, per il settore e per garantire la mobilità dei cittadini».
Sulla stessa linea di Fit-Cisl, anche Filt Cgil e Uiltrasporti, che confermano come “più volte abbiamo scritto e sollecitato i ministeri competenti e i presidenti di Lombardia e Sardegna, rimanendo inascoltati. Ora il governo trovi una soluzione immediata per i lavoratori di Air Italy”.
“Con la liquidazione – denunciano le tre organizzazioni sindacali – sono circa 1.500 i lavoratori a rischio per i quali non si ha certezza degli ammortizzatori, in quanto il fondo del trasporto aereo non è stato rifinanziato. In tutti i casi gli azionisti di Air Italy nel 2016 avevano assunto impegni ben precisi, di sviluppo e rilancio, che hanno disatteso nel tempo e non può certo bastare una lettera ai lavoratori che non ne hanno responsabilità, per uscire dal pasticcio”.
IL MESSAGGIO DI FTO AGLI OPERATORI. «Provo profondo rammarico per come si è conclusa la vicenda Air Italy – comunica Luca Patanè, presidente di Federazione Turismo Organizzato (Fto) e numero uno del Gruppo Uvet a cui fa capo anche Blue Panorama, rinominata Luke Air – È infatti una compagnia aerea che ha avuto un ruolo da protagonista nel settore dell’aviation italiana. Prima con Alisarda, poi Meridiana e infine con Air Italy ha saputo spingere e valorizzare quella magnifica destinazione che è la Sardegna».
L’invito, con i passeggeri sempre al centro, è per gli operatori: «bisogna sedersi a un tavolo per fare sistema con l’obiettivo di evitare di ritrovarci nella condizione di perdere nuovamente una compagnia aerea italiana e di cercare di preservare, valorizzare e rendere competitivo al massimo il nostro mercato».