Stop alle keybox, Firenze apripista. Limite anche ai tastierini
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E’ fatta: il dado è tratto. Entro dieci giorni a Firenze dovranno essere rimosse le keybox. Il Consiglio comunale ha dato il via libera alla delibera sul “turismo sostenibile”, che era stata approvata a metà gennaio dalla Giunta guidata dalla sindaca Sara Funaro.
Divieto delle keybox, dunque, ovvero dei dispositivi che permettono l’accesso ad appartamenti per affitti turistici senza la presenza del gestore per il riconoscimento. Ma non solo. E’ stato approvato un ulteriore emendamento che prevede la concessione di un solo tastierino a codice numerico e alfanumerico per ogni edificio. Concessione che è subordinata – è stato spiegato – all’autorizzazione da parte del condominio.
Formalmente la delibera, con immediata esecutività, modifica il regolamento di polizia urbana. Sono previsti controlli e sanzioni (da 400 euro) da parte della polizia municipale per chi non rispetta le regole.
Da Firenze parte quindi questa semi rivoluzione nel panorama degli affitti brevi, in linea con le disposizioni previste a livello centrale dal Viminale, e che è destinata ad avere strascichi e a sollevare polemiche. Come del resto sta già avvenendo nello stesso capoluogo toscano, considerato che la delibera ha avuto il voto favorevole – oltre, naturalmente, a quelli dei consiglieri di maggioranza Pd, Avs e lista Funaro – anche di Eike Schmidt (che siede in consiglio comunale dopo che si era candidato a sindaco di Firenze col sostegno del centrodestra).
Per la sindaca Funaro «la delibera non è uno specchietto per le allodole. È un inizio di un percorso di attenzione sul tema degli affitti brevi e della vivibilità, del decoro e della sicurezza». Tra le opposizioni Cecilia Del Re di FdI ha parlato di «una finta guerra all’overtourism per non cambiare davvero nulla». Per Alberto Locchi di Forza Italia e per il capogruppo in Consiglio regionale di Fi, Marco Stella, «è autolesionistico combattere gli affitti brevi, portano un giro d’affari da due miliardi di euro».
Fortemente contrario alla delibera comunale è Lorenzo Fagnoni, ceo di ApartmentsFlorence e presidente di Property Managers Italia. «Siamo sempre stati d’accordo sulla necessità di regole per l’utilizzo delle keybox – ha detto – soprattutto per ragioni estetiche, perché è evidente che un accumulo disordinato di cassette sulle facciate sia antiestetico. Ma vietarle così di colpo, senza alternative e senza considerare le necessità di chi opera nel settore, è un errore. Soprattutto quando a livello nazionale è in corso un confronto con il ministero dell’Interno per definire standard condivisi su sicurezza e accessibilità».
Fagnoni ha richiamato anche il caso di Roma, dove la magistratura ha annullato la rimozione forzata delle keybox, dando torto al Comune: «Si rischia lo stesso epilogo anche a Firenze. E intanto si creano solo incertezza e problemi per chi lavora nel settore».