Stop alle gite scolastiche fino al 3 aprile. Lo stabilisce il dpcm del 4 marzo 2020 firmato dal presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte, recante misure riguardanti il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del coronavirus.
VIAGGI D’ISTRUZIONE. Partiamo dalla lettera e dell’articolo 1, che dichiara “sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado”, con l’articolo 4 che recita: “le disposizioni del presente decreto producono effetto dalla data di adozione del medesimo e sono efficaci, salve diverse previsioni contenute nelle singole misure, fino al 3 aprile. Differentemente dalla data del 15 marzo fissata in precedenza.
EVENTI E CONGRESSI. Sempre all’articolo 1, si conferma poi la sospensione di congressi, riunioni, meeting ed eventi sociali in cui è coinvolto personale che svolge servizi pubblici; il differimento a dopo il 3 aprile di ogni altra attività convegnistica e congressuale; la sospensione delle manifestazioni e degli eventi che non consentono il rispetto della distanza di almeno un metro tra le persone; e la sospensione di eventi e competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico e sia privato.
RETE IMPRESE ITALIA INCONTRA CONTE. Sarebbe in arrivo, infine, un altro decreto, dove questa volta potrebbero esserci le misure adatte a intervenire rapidamente per contenere i danni che l’emergenza coronavirus sta causando al sistema produttivo italiano.
Secondo le ultime indiscrezioni, infatti, Rete Imprese italia (Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti), che vede alla guida Daniele Vaccarino, presidente Cna, ha incontrato Giuseppe Conte ribadendo “di estendere l’indennizzo a tutti i lavoratori autonomi e professionisti su tutto il territorio nazionale e assicurare la massima inclusività al sistema degli ammortizzatori sociali”.
“In particolare – si legge nella nota di Rete Imprese Italia – in relazione all’emergenza liquidità delle imprese, le associazioni ritengono necessario individuare strumenti che vadano oltre a quelli già individuati per il Fondo Centrale di Garanzia. Per le mpmi andrebbe riproposta una moratoria generalizzata sui crediti. Da sospendere pure l’utilizzo degli Isa per il 2020, in considerazione dell’impatto negativo sui bilanci delle imprese. Bisogna, inoltre, mettere in campo misure che fronteggino l’impatto della crisi su intere filiere nazionali di impresa come, ad esempio, nel caso del turismo, dei trasporti e della logistica”.
La ripresa, conclude il comunicato, può essere sostenuta anche attraverso una forte iniezione di risorse pubbliche, spesso già disponibili. Oltre a garantire l’avvio rapido e generalizzato dei cantieri già programmati, occorre accelerare il lavoro di ridefinizione delle norme del Codice dei contratti pubblici e agevolare i pagamenti della Pubblica amministrazione”.